- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Avellino – “Se gli avellinesi vogliono discontinuità e un’autonomia assoluta del candidato, Nello Pizza può dargli un consiglio comunale degno di questo nome”. Queste le parole di Maria Rusolo, candidata al consiglio comunale con Avellino è Popolare. Avvocato, esperta di diritto del lavoro e di diritto di famiglia. Ma non solo…

In che modo pensa di poter usare le sue competenze per metterle al servizio della città?

“Sono fermamente convinta che il curriculum, e quindi la professionalità e le competenze, abbiano la loro rilevanza se si assume un incarico tecnico. Quindi è bene non essere degli sprovveduti. Ma credo  altrettanto fermamente che abbia molta più rilevanza il curriculum politico, perché è quello che caratterizza me stessa. Parlo di 20 anni di militanza nel Partito Democratico. La mia è una cultura di centrosinistra radicata: ho presieduto Eudem qui ad Avellino e ho lunghi trascorsi nel mondo delle associazioni. Per me questo è il mio vero valore aggiunto”

In questa campagna elettorale lei ha mostrato interesse soprattutto verso la cultura che è stata poco protagonista nel corso della ultima amministrazione. Quali i suoi obiettivi?

“Tengo molto alla cultura perché sono membro di un’associazione molto importante che è quella de ‘I Senzatempo’ che si occupa dell’organizzazione di eventi culturali da quasi 15 anni. Negli ultimi anni c’è stata una gestione della cultura caratterizzata più dall’utilizzo privatistico delle strutture della città che volta al perseguimento degli obiettivi di crescita umana e culturale di una comunità. Insomma chi ha gestito le strutture pubbliche nella città di Avellino ha pensato più a costruire ambizioni personali. Avellino ha una serie di strutture culturali, molte delle quali inserite nel Pica e che vanno ripensate alla luce anche di quelle che sono le loro finalità. Immaginarle quindi all’interno di un contesto che è quello di una cultura per tutti,  popolare tra virgolette, ma che consenta alla città di determinare una nuova fase di sviluppo che è economico ma anche e soprattutto umano”.

Nello specifico quali sono le sue idee?

“C’è tutta una serie di strutture che vanno assolutamente utilizzate nella maniera più giusta possibile: dalla Casina del Principe al Teatro Gesualdo, ma va anche ri-immaginata quella che sarà la finalità della Dogana. Per quest’ultima va pensato un progetto di distretto culturale che abbia come fulcro il Centro Storico. Senza  dimenticare l’ex Gil: a tal proposito immagino una vera e propria casa della cultura cinematografica che preveda anche delle scuole di formazione e di doppiaggio per i giovani. Ma senza dimenticare il Teatro Carlo Gesualdo: qui bisogna fare in modo che anche in questi due anni in cui la struttura sarà affidata al Teatro Pubblico Campano si possa creare una intelligente sinergia modificando anche la struttura giuridica con il passaggio da istituzione teatrale a una fondazione vera e propria”.

Lei ha parlato di rinnovamento. Ma c’è chi, facendo riferimento alle liste collegate a Nello Pizza parla di continuità con l’attuale amministrazione. Lei cosa risponde?

“’Avellino è Popolare’ e ‘Avellino Rinasce’ sono in assoluta discontinuità rispetto al passato. Indubbiamente avrei preferito che nelle liste a sostegno di Pizza non si fosse ricandidato nessuno degli uscenti. Ma non si può impedire a qualcuno di presentarsi all’elettorato. E quindi sarà la gente a scegliere. C’è un’ampia offerta, ci sono delle persone perbene, oneste, competenti, professionali, gente che ha fatto della crescita culturale e politica della città una battaglia di vita, che viene dal mondo delle associazioni . Quindi se gli avellinesi vogliono discontinuità e un’autonomia assoluta del candidato, Nello Pizza può dargli un consiglio comunale degno di questo nome”.

Pensa che l’exploit del M5s alle Politiche possa ripetersi alle Amministrative? O comunque pensa che ciò che sta accanendo a livello nazionale possa influire sul voto?

“La proposta elettorale del Movimento 5 Stelle è estremamente debole per quanto riguarda la mia opinione. La campagna elettorale la stanno facendo i deputati ed i rappresentanti istituzionali anziché i membri delle liste. Inoltre non mi piace l’atteggiamento: hanno innalzato l’asta dello scontro. E Avellino, come l’Italia, ha bisogno di una forma di pacificazione e della costruzione di percorsi solidi e sani. Anche perché i cittadini meritano delle risposte. Io credo che la risposta dei cittadini sia quella di richiedere servizi ed efficienze e non credo che il Movimento 5 Stelle sia pronto a gestire una città così complessa. Una città che non va normalizzata ma che deve partire dal riconoscimento dell’ordinario”.

Quali scenari ipotizza per il 10 giugno?

“Io mi auguro che possiamo guadagnare Piazza del Popolo al primo turno. Sono sicura che la città di Avellino saprà rispondere con intelligenza e saprà riconoscere in Nello Pizza la persona giusta per questo momento storico. Non solo per la evidente discontinuità rispetto al passato ma anche per la capacità umana di comprendere il momento che la città vive. Nello è una persona valida anche umanamente”.

Infine un appello agli elettori: perché dare fiducia a Nello Pizza e Maria Rusolo?

“Perché abbiamo voglia di far rinascere Avellino. Perché abbiamo la volontà assoluta di essere al servizio della città di Avellino perché per noi è un onore servirla. Ma soprattutto perché Avellino ha bisogno di visioni, di speranze e di ripensare gli spazi. E il nostro obiettivo è rimettere al centro della discussione il cittadino e soprattutto i giovani avellinesi”.