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Un incontro dall’alta valenza perchè è il segnale forte dell’effettiva ripartenza, delle idee che si trasformano in realtà. L’incontro di ieri nell’aula consiliare del Comune di San Martino Valle Caudina aveva proprio questo significato: far toccare con mano alla popolazione il frutto di una programmazione volta a non rivivere più quanto vissuto con l’alluvione del 2019. Un evento che ha sconvolto l’intera comunità e non solo creando danni e disagi incredibili. L’occasione è arrivata dai fondi del Pnrr, perchè di occasione si tratta: la possibilità di trasformare una criticità in uno sviluppo.

Quattro gli interventi previsti che riguardarenno Vallicella – Costa, il Torrente Caudino, Piazza XX Settembre e Piazza Del Balzo e strada Mafariello.

Fari puntati, ovviamente, sulle due piazze, quelle che sono stato teatro dello smottamento con ‘l’esplosione’ dell’acqua in superficio e l’invasione delle strade. Progetto finito nelle mani di InspireEng capogruppo mandataria che si è affidato a specialisti affermati: Arch. Massimo Russo, Ing. Andrea De Maio, Arch. Erminio Petecca, Arch. Cecilia Polcari, Arch. Isabella Petecca, Arch. Matilde Campese, geom. Alfredo Ciaramella e ing. Luca Porfido.

La proposta progettuale parte dalla sistemazione e pulizia del tratto di valle del Torrente Caudino; il riadattamento della porzione di tracciato attualmente adiacente il Municipio per una migliore protezione della fondazione dello stesso; l’allargamento della sezione di deflusso di circa 40 cm; la modifica di alcune porzioni del tracciato al fine di mitigare le criticità; l’installazione di un’opera di prima trattenuta costituita da barre e rete metallica in corrispondenza del mulino a via Murillo, con la funzione di proteggere la parte a valle dai possibili detriti che arrivano da monte; la realizzazione di una nuova luce inpiazza XX Settembre, dove è stato pensato un accesso per la manutenzione futura. Il tutto sarà realizzato mediante la costruzione di uno scatolare in piazza Girolamo del Balzo che ridefinisca la luce esistente con uno sbalzo di circa 1,60 ml per permettere la fluidità della sede stradale, la realizzazione di opere in piazza XX Settembre per la nuova luce e la realizzazione di nuovi ponti di passaggio pedonale. Inoltre è prevista una nuova luce in via Mulino Vecchio che rappresenti un ulteriore sfogo per il torrente

Il progetto strutturale consiste nella realizzazione di una nuova apertura del canale tombato in piazza XX Settembre mediante la demolizione completa del canale esistente e la ricostruzione dello stesso in maniera più rinforzata. L’intervento in piazza Girolamo del Balzo consiste nella riorganizzazione del tratto di canale che attualmente risulta scoperto. L’intervento prevede la demolizione completa del canale esistente e la ricostruzione dello stesso. I due nuovi canali avranno dei ponticelli per consentire il passaggio pedonale. Infine prevista anche la demolizione di una soleetta in via Mulino Vecchio, nel tratto che precede l’Ex Macello per consentire un ulteriore sfogo al torrente Caudino.

Un occhio di riguardo anche al ridisegno degli spazi con una riqualificazione urbana che possa essere rispondente alle esigenze dei cittadini: ripavimentazione degli spazi urbani, con diverse tipologie di materiali, conservandone lamorfologia e riutilizzando le lastre di basalto esistenti, regimentazione delle acque meteoriche, sistemazioni a verde con essenze a bassissima manutenzione, arredo urbano con sedute, fioriere, cestini portarifiuto, ringhiere ed altro ancora.

Non solo le piazze. L’intervento in corrispondenza della frana del 2019 prevede la rinaturalizzazione delle aree limitrofe con la piantumazione di alberature autoctone, la realizzazione di una vasca di laminazione, in aggiunta a quella realizzata dopo la frana del 1999, pennelli di trattenuta per il materiale di grosse dimensioni e in fine la relazione di elementi attrattivi come una pista ciclabile.
L’intervento in corrispondenza della località Mafariello interessa anche la strada che vi conduce con il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità, chiusa dall’evento franoso. Si parla anche di ampliare la rete di pubblica illuminazione, portandola fino al rifugio. Infine i lavori al torrente Caudino prevedono opere di messa in sicurezza idraulica, pulizia e manutenzione.

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