- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Avellino – Sette giorni dopo, ci risiamo. La Sidigas Scandone Avellino cede il passo contro la Virtus Bologna dell’ex Pino Sacripanti. Una settimana dopo, però, la truppa di Nenad Vucinic ripete gli stessi errori fatti contro la Vanoli Cremona domenica scorsa. Anzi, forse, pure peggio. La truppa biancoverde rimedia 96 punti, ma soprattutto 30 nell’ultimo periodo di gioco. I felsinei piazzano la zampata vincente con Kravic, che manda al bar spesso e volentieri Costello. E soprattutto, Avellino, paga a caro prezzo la panchina di N’Diaye. E’ pur vero che il centro senegalese non può essere spremuto al massimo. Vucinic paga pure a caro prezzo la mancanza di Campogrande e Campani nelle rotazioni.

Allo stesso tempo, però, non ci può crogiolare sulle assenze. La lezione di Cremona, e soprattutto contro Bologna dovrà essere da monito per il futuro.

Ora, però, non c’è tempo per piangere sul latte versato. Avellino deve rialzare la testa. Domani sera, al Pala delMauro, c’è la sfida di Champions League contro i polacchi dell’Anwil Wloclawek. Quest’ultimo vincenti contro il Trefl Sopot (82-92).