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Avellino – A.P l’ex sindacalista accusato di essere al centro di una vera e propria compravendita di titoli falsi per guadagnare punteggi nelle graduatorie Ata resta agli arresti domiciliari

I magistrati della Dodicesima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno infatti rigettato l’istanza di annullamento della misura cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Avellino Vincenzo Landolfi nell’ambito dell’inchiesta bis della Procura della Repubblica di Avellino e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino seguita al primo caso scoperto (per cui l’ex sindacalista è stato anche condannato in primo grado il giorno prima del Blitz di due settimane fa) facendo venire alla luce almeno altri 23 casi di compravendita di titoli di una scuola paritaria che rilasciava diplomi di dattilografia e di una che invece rilasciava attestati Eipass.

Resta agli arresti domiciliari anche l altro indagato per cui era scattata una misura coercitiva più grave. 

Annullate invece le misure dell’obbligo di presentazione alla pg nei confronti di un esaminatore, accusato di aver partecipato a più episodi di falso, quello relativo alle attestazioni ai presunti beneficiari dei titoli di qualifica e nei confronti del funzionario del Provveditorato.