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Avellino – Il prossimo 1 maggio per la Provincia di Avellino, precisamente ad Ariano Irpino, luogo simbolo della battaglia in corso per non perdere i finanziamenti per il polo logistico, si svolgerà un corteo che percorrerà la SS90 delle Puglie. Concentramento dalle ore 9:30 Hotel Incontro, ore 10:00 partenza percorrendo la SS 90 sino a “Meninno Cereali”, dopo il cavalcavia a destra si prosegue sul Tratturo collegato alla SP 236 al cantiere della stazione Hirpinia, dove si terrà il comizio della Festa del Lavoro, dalle ore 11:30 alle ore 12:30. CGIL, CISL e UIL affidano a quest’altra importante manifestazione lo scopo di segnare la strada per uscire dall’isolamento e dall’indifferenza istituzionale che benché celata si esprime nei fatti. “Noi ci aspettiamo sempre di più – afferma, Franco Fiordellisi segretario CGIL Avellino – E’ chiaro che il territorio che chiede di più, non c’è stato pressoché nulla, non abbiamo contezza di ciò che sta accadendo in questo momento.

Se siamo in questa condizione, come Cristo che si è fermato ad Eboli, vuol dire che tutto il territorio ha delle necessità fondamentali. Viviamo ancora delle diseguaglianze enormi visto che il 40% del PNRR doveva essere rivolto al Sud, vuol dire che la politica non ha fatto il suo lavoro. Parliamo al territorio, alle fabbriche così che non ci venga tolta la speranza con l’autonomia differenziata“. “C’era un ratio che continua ad esserci nel erogare  soldi che sono al 60% in prestito l’altra parte in sovvenzione – continua Fiordellisi – Se non vengono adeguatamente ristorati verso i territori per l’occupazione giovanile noi saccheggeremo i deboli. Continueremo ad urlare anche in Valle Ufita il prossimo 1 maggio”.

Fiordellisi parla anche della risoluzione parlamentate di PD e M5s riguardante, appunto la Valle dell’Ufita: “E’ un cosa assolutamente positiva – afferma – Vedremo il governo come risponderà, speravo che la mozione fosse accolta da tutti i parlamentari che abbiamo incontrato il 5 febbraio nella stanza dell’Onorevole Gianfranco Rotondi, da lì ad oggi con la voglia di scendere in piazza vuol dire che c’è stata una certa distrazione. Il ministro Raffaele Fitto deve farci capire cosa vuole tagliare al Sud o alla Campania”. “C’è un’aria strana – dice – Dopo la concordia del 22 aprile all’assemblea, ci giunge qualche distrazioni o qualcuno che vuole evitare ai sindaci di scendere in piazza. Se c’è qualche politico che vuole ciò sarà stanato, ovviamente si assumerà la responsabilità”

 

“Il territorio dell’Ufita è la rappresentazione di quello che può essere un’occasione o la cancellazione dall’agenda politica dei governi di questi territorio – spiega Gigi Simeone del sindacato UIL – E’ chiaro che la politica si deve far carico di questa vicenda. La questione relativa alla piattaforma logistica è l’emblema, dentro però è denso di problemi legati a questo paese ma soprattutto anche per l’impatto del PNRR che deve avere sul PIL. Ricordiamo che in questo paese ci sono quattro milioni di persone che guadagnano meno di dodicimila euro all’anno, insostenibile: ecco questi sono i nuovi poveri. Siamo un territorio che ha tutte le prerogative per invertire la rotta, serve un forte interessamento della politica. Le avvisaglie di queste ore, forse l’occasione si può cogliere. Gli interventi avvenuti alla camera ci portano in questa direzioni. Aspettiamo tutto il prossimo primo maggio in piazza”.

“La piattaforma non è importante solo per l’Irpinia o per l’intera regione – afferma Fernando Vecchione, segretario CISL – E’ un’opera importantissima per tutto il Mezzogiorno, non dimentichiamo che sono destinati circa duecento milioni di euro destinati ad esso. Tali fondi vanno spesi nel miglior modo possibile, al di là di questo progetto dell’Alta Capacità o Velocità che serve a collegare i due mari proprio per accedere all’Europa. Noi crediamo fortemente a questo progetto. Bisogna tener alta la guardia sul progetto della stazione Hirpinia, tutto ciò funziona solo con il polo logistico”. “Purtroppo ci apprestiamo a vivere un nuovo primo maggio con dati pesanti per quanto concerne la disoccupazione – conclude – La provincia di Avellino si attesta intorno al 40% il dato più preoccupante è la disoccupazione giovanile soprattutto femminile fermo al 59%. Abbiamo scelto di manifestare in Valle Ufita per tanti motivi dando risalto al nostro territorio“.