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Avellino – Con l’inizio della “fase 2” dell’emergenza sanitaria sono molte le attività che pian piano stanno riaprendo per ricominciare. In queste ore il mondo del calcio si interroga sulla possibilità di riprendere o meno il campionato. Nel frattempo è ripartito, seppur con diverse date, il tennis. Uno sport che garantisce il distanziamento sociale. La conferma è arrivata nei giorni scorsi con lo studio del Politecnico di Torino.

In Irpina ha ripreso le sue attività lo Sporting Tennis Team di Mercogliano. A tracciare un primo bilancio è stato il maestro Vittorio Vecchiarelli: “Finalmente dopo mesi di stop forzato abbiamo ripreso le nostre attività. Nella mattinata ci sono stati i primi soci che hanno avuto modo di giocare – ammette – Nel pomeriggio è ripresa l’attività da parte dei ragazzi dell’agonistica. Siamo contenti dello sblocco di questa situazione che ad un certo punto ha assunto contorni a dir poco ridicoli. Basti pensare che il tennis è stato considerando uno degli sport più sicuro visto la distanza degli atleti. Ovviamente c’è stato una bella differenze per la riapertura della attività tennistiche tra le diverse regioni. E’ ricominciato in Lombardia o in Veneto. La Campania ha riaperto quasi per ultima”.

Nelle scorse ore il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha emanato le direttive per la ripresa: “E’ arrivato il placet per giocare, ma con una distanza di due metri. Ovviamente nel tennis la distanza è molto più ampia – continua Vecchiarelli – In più c’è il protocollo della FIT a cui facciamo riferimento. Gli spogliatoi o docce sono chiuse. Si può giocare soltanto non usando questi spazi comuni. Al circolo si arriva con la mascherina, ma non è necessaria utilizzarla mentre si gioca visto il rispetto della distanza. Va tenuta comunque a portata di mano. Bisogna igienizzare le mani sempre che gioca al rovescio può utilizzare il guanto nella mano sinistra”. “La risposta la primo giorno è stata più che positiva. Le persone amanti di questo sport, o meglio di qualsiasi attività, nutre dalla voglia di riprendere. Una ripresa importante anche per i ragazzi che hanno avuto la possibilità di tornare a giocare. Per chi insegue un sogno oppure una passione togliere il tennis in un’età così complicata dell’adolescenza è difficile. I ragazzi hanno risposto bene anche durante le lezioni su Skype svolgendo atletica a distanza. E’ stato un momento difficile per tutti. Ora potranno capire da vicino l’importanza di vivere questo sport ma soprattutto di essere uniti”.