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di Marco Imbimbo

Avellino – La variazione a bilancio per garantire un’altra boccata d’ossigeno al Teatro “Carlo Gesualdo” è pronta, ma non quella richiesta dal Comitato di Gestione. Oggi i revisori dei conti del Comune hanno dato parere favorevole al prospetto preparato dall’assessore alle Finanze, Maria Elena Iaverone, e il dirigente, Gianluigi Marotta.

«Abbiamo ottenuto il via libera dai revisori – spiega l’assessore. Tra le varie pratiche c’è quella relativa al teatro di circa 50 mila euro». Domani la Giunta si riunirà per visionare i prospetti e dare il via libera alle variazioni di bilancio. Nel caso del Massimo cittadino si tratta della somma necessaria a garantire la gestione ordinaria, ben lontano dunque dalle richieste del Comitato che chiedeva fondi per la nuova stagione teatrale, minacciando le dimissioni se ciò non dovesse avvenire.

«Le variazioni per la nuova stagione non possono essere fatte in questo momento – precisa Iaverone. Siamo ancora nel pieno della ricognizione avviata dal commissario liquidatore. Inoltre c’è il vincolo dei revisori dei conti in cui si stabilisce che le risorse vanno utilizzate prioritariamente per la liquidazione. Il commissario Chiauzzi ci ha confermato che entro metà ottobre sarà in grado di illustrarci la situazione debitoria e avremo un quadro chiaro». Fino a quel momento, dunque, l’ente non potrà intervenire economicamente per finanziare la nuova stagione teatrale.

«Lo scorso anno – prosegue Iaverone – lo abbiamo potuto fare perché c’era ancora l’Istituzione teatro, ora invece è stata messa in liquidazione e finchè non si chiude questa fase, e non conosciamo di preciso l’entità di debiti e crediti, non possiamo stabilire quali somme appostare».

Lunedì prossimo, intanto, ci sarà un delicato confronto con il Comitato di Gestione che sarà chiamato a partecipare alla conferenza dei capigruppo convocata a Palazzo di Città. In quella sede si proverà a ricucire lo strappo ed evitare che il Comitato ufficializzi quelle dimissioni già messe su carta, ma per ora riposte in un cassetto. «Capisco la situazione in cui si trovano i membri del Comitato – spiega Iaverone. Sono stati nominati e si sentono impossibilitati ad operare, ma ci sono dei tempi da rispettare. Inoltre la legge consente di apportare variazioni a bilancio fino al 30 novembre».