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Il calendario segnava 11 gennaio 2023, le lancette dell’orologio 12:30 quando il Collegio medico dell’Unità Operativa di anestesia e rianimazione dell’Ospedale Moscati di Avellino, decretarono l’avvio delle sei ore di osservazione prima di dichiarare definitivamente morto Roberto Bembo, il 21enne che all’alba del 1 gennaio era stato accoltellato nel parcheggio di un bar in via Nazionale Torrette, nel comune di Mercogliano.

Ed è per questo che domani, giovedì 11 gennaio, ad un anno esatto dal tragico epilogo di una storia drammatica, amicie e familiari si riuniranno in corto per ricordare il giovane dove che già la notte di Capodanno, fatale per Robertino, è stato affisso uno striscione a Mercogliano con la commovente scritta: “Nella notte più buia della nostra esistenza, incolmabile per noi la tua assenza”.

“In occasione del primo anniversario della scomparsa di Roberto- si legge nel messaggio che sta facendo il tam tam di chat e social- il giorno 11/01/2024 alle ore 17:30 partirà un corteo della sua abitazione fino alla Chiesa Dell’Annunziata, dove si terrà una messa in suo ricordo, Gli Amici ringraziano anticipatamente le autorità e tutti i partecipanti”.

Per quell’aggressione si erano costituiti la sera stessa Luca Sciarillo e Nico Iannuzzi, 28 e 31 anni, successivamente arrestati con l’accusa di omicidio, poi si scoprì coinvoltò anche il fratello di Luca, Daniele Sciarrillo.

Il processo comincerà il prossimo 27 marzo davanti ai giudici del tribunale di Avellino: Il Gup, dopo aver rigettato la richiesta di rito abbreviato, ha disposto il rinvio a giudizio per i tre accusati di omicidio aggravato dai futili motivi.
    L’autore materiale dell’omicidio, come da egli stesso ammesso, è Niko Iannuzzi che insieme a Luca Sciarrillo, dopo alcuni mesi trascorsi in carcere, si trova dal 28 luglio scorso agli arresti domiciliari.

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