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Pietrelcina (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei consiglieri di minoranza del comune di Pietrelcina.

Gentile Signor Prefetto,

I sottoscritti consiglieri comunali di minoranza del Comune di Pietrelcina, Antonio Iadanza, Carmine Forgione, Alessio Ermenegildo Scocca, eletti in seno alla lista civica “Rinascita”,

con la presente espongono quanto segue:

inoltriamo la presente per segnalarLe che, nonostante i nostri sforzi quotidiani volti all’esercizio del nostro ruolo e della nostra funzione, presso il Comune di Pietrelcina risulta impossibile ottenere qualsivoglia atto amministrativo in tempistiche utili a metterci in condizione di svolgere la nostra funzione di controllo. A dispetto di ogni norma, infatti, a fronte delle numerose istanze di accesso agli atti presentate negli ultimi quattro anni dai sottoscritti e rivolte, a seconda dei casi, al Sindaco, al Segretario Comunale e ai Responsabili degli uffici di settore dei vari uffici comunali, non solo non vengono mai rispettati i termini di legge per l’evasione delle richieste, ma in alcuni casi queste non vengono evase neanche dopo anni (come testimonia alcune nostre istanze, ad oggi senza risposta, risalenti in alcuni casi anche al lontano 2016). Inoltre, solo dietro la nostra insistenza si palesano risposte parziali o compaiono, in pochi giorni, documenti che fino a quel momento sembravano impossibili da ottenere, con continui rimandi volti di fatto a prendere tempo nel solco di un evidente ostruzionismo nei confronti dei consiglieri di minoranza.

Emblema di quanto sopra affermato è stata (ed è tuttora) la surreale situazione creatasi successivamente alla nostra richiesta di conoscere nel dettaglio debiti e crediti dell’Ente, di fronte alla quale vi è stata per mesi la negazione dell’esistenza di tali elenchi da parte del Sindaco stesso e degli uffici preposti, che adottavano le scuse più disparate, salvo poi far comparire tale documentazione a seguito del nostro invio per conoscenza al Prefetto di Benevento e al Ministero dell’Interno.

Ciononostante, i sottoscritti hanno sempre cercato di ottenere quanto dovuto con grande pazienza e garbo istituzionale ma, a oggi, dopo gli ennesimi rimandi, siamo esasperati dalla dispotica gestione del Comune di Pietrelcina da parte dell’amministrazione comunale, che si concretizza in un oggettivo impedimento all’espletamento del nostro mandato, nonché all’esercizio dei nostri diritti in qualità di consiglieri comunali.

A tal proposito ricordiamo che:

  • l’accesso dei Consiglieri comunali e provinciali agli atti amministrativi dell’ente locale, disciplinato dall’art. 43, comma 2, del T.U.E.L. n. 267/2000, prevede in capo agli stessi il diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato;
  • in proposito, il Consiglio di Stato ha più volte affermato che la finalizzazione dell’accesso ai documenti in relazione all’espletamento del mandato costituisce il presupposto legittimante configurandosi come funzionale allo svolgimento dei compiti del consigliere (Consiglio di Stato, sez. V, 26 settembre 2000, n. 5109) ed inoltre che il consigliere comunale “non è tenuto a specificare i motivi della richiesta, né gli organi burocratici dell’ente hanno titolo a richiederlo” (sentenza sez. V, del 13 novembre 2002, n. 6293);
  • con la sentenza n. 2716 del 4 maggio 2004, lo stesso Consiglio, ha introdotto ulteriori elementi che ampliano e rafforzano il diritto in parola, ritenendo che”… i consiglieri comunali hanno diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d’utilità all’espletamento del loro mandato, senza alcuna limitazione”. Pertanto,”… una richiesta di accesso avanzata da un consigliere a motivo dell’espletamento del proprio mandato risulta congruamente motivata e non può essere disattesa dall’Amministrazione”.

Per i motivi sin qui esposti, i sottoscritti

CHIEDONO

a S.E. di voler adottare ogni misura ritenuta da Lei idonea al fine di garantire i diritti di questi consiglieri comunali, esercitando la Sua potestà di garanzia e di controllo del corretto esercizio delle attività istituzionali, per permetterci di espletare correttamente il nostro mandato in linea con la normativa vigente e i principi di democrazia e efficienza della Pubblica Amministrazione.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti rispetto a quanto sopra esposto, anche mediante audizione personale, porgiamo i nostri saluti”.