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Benevento – L’antico e il nuovo corso, tutto in una fotografia. Il segno tangibile che si fa tesoro delle esperienze passate con le persone che hanno reso grande un marchio e si cerca di aggiungere una nuova visione di società e squadra. Una visione del pallone in chiave più moderna.

La Forza e Coraggio sta cambiando pelle rispetto a tanti anni fa, si sta proiettando verso cose mai sperimentate prima, conservando, però, quelle fondamenta che l’hanno portata fino alle soglie del professionismo. Non tragga in inganno la categoria di appartenenza, la Promozione. E’ il discorso organizzativo che porta la società beneventana ad essere già proiettata a qualcosa di grande e lungimirante. 

Non è solo un discorso di pallone, l’accordo di collaborazione chiuso ieri con la Fundaciòn Real Madrid spiega altro. Spiega l’idea di far crescere un marchio, di consolidarlo e fare in modo che possa essere una bandiera riconosciuta anche fuori dai confini beneventani e campani. E’ il segnale che esiste una programmazione che non deve essere solo racchiusa al terreno di gioco, ma proiettata a una crescita in ogni suo aspetto: sportivo, commerciale e programmatico.

I cinque giorni di clinic organizzati per settembre all’Ocone di Ponte, con gli emissari della fondazione madrilena spiegano tutto ciò e vanno verso questa direzione. Non è solo la possibilità di concessa ai ragazzi di giocarsi le proprie chance future con la speranza di avere un palcoscenico incredibile, è anche l’aver associato il marchio della Forza e Coraggio a quello del Real Madrid, cosa mai successa da queste parti senza distinzioni di categoria.

L’arrivo di Massimo Borneo, responsabile Sud Area della Fundaciòn Real Madrid, rappresenta proprio questo cambio di passo della società beneventana. Al suo arrivo, poi, ha trovato la sintesi giusta di quella che dovrà essere la nuova strada della Forza e Coraggio: Yuri Dell’Atti, responsabile del settore giovanile, pieno di idee e proposte, e Massimo Taddeo, cuore e mente della FeC, colui il quale ha scritto le pagine più belle e importanti della società beneventana e che ha messo a disposizione tutto il suo sapere in termini calcistici per tracciare la strada da percorrere. E poi c’è Gennaro Viglione, il presidente che ha fatto tesoro della pessima stagione conclusa e che è ripartito con maggiore entusiasmo e con la voglia di riportare la Forza e Coraggio quanto più in alto possibile. I tre possono contare su una serie di collaboratori, uomini e donne, che viaggiano lungo la stessa direzione. Ingranaggi unici e indispensabili di un meccanismo che sta cominciando a muoversi a passo spedito.

Basi solide e idee lungimiranti: il giusto mix per cercare di intraprendere un cammino che possa andare al di là dell’aspetto puramente sportivo, che non si fermi al solo risultato domenicale ma che spinga la Forza e Coraggio a rappresentare un punto di riferimento e un modello gestionale più ampio e articolato che faccia scuola e che sia replicabile.