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Archiviata la Coppa Italia, il Benevento si appresta a rituffarsi nel campionato. Giallorossi reduci da cinque risultati utili consecutivi, valsi il secondo posto in classifica, e attesi adesso dalla trasferta sul campo dell’Audace Cerignola. A presentare il match contro la compagine guidata dall’ex Ivan Tisci è stato Matteo Andreoletti, intervenuto questa mattina in conferenza stampa. Questi temi affrontati dall’allenatore bergamasco.

Crotone – Il secondo tempo col Crotone deve diventare un punto di riferimento per quanto riguarda il coraggio, perché ci siamo persi delle responsabilità. Quando sei sotto di due gol è più facile, dobbiamo imparare a farlo dall’inizio, prenderci la responsabilità di andare a pressare più alto.

Agazzi e Improta – Agazzi può giocare in un centrocampo a due o a tre, mentre Improta ci da tanti soluzioni. Sono contento dal punto di vista fisico e di come stanno lavorando, sono state due delle situazioni più problematiche. Va trovato il giusto compresso, non so se sono pronti dal primo minuto ma sono due soluzioni che ci danno qualità.

Coppa Italia – Non voglio evitarla, sono arrabbiato perché ci tenevo a passare il turno. Chi è sceso in campo ha messo voglia e determinazione, siamo mancati dal punto di vista qualitativo. Da qualche giocatore dal quale aspettavo risposte non le ho avute, dovranno mettersi in discussione e convincermi.

Cerignola – Partita insidiosa, il terreno di gioco sarà molto influente, da quanto ho saputo è uno dei campi più brutti del campionato. Non voglio alibi, dobbiamo trovare in fretta le contromosse. Giocheremo in un ambiente caldo, contro una squadra che sta in partita con tutti e gioca un calcio propositivo. Ci sono i presupposti per affrontare una gara complicata, sarà determinante l’intensità. In queste partite dovranno uscire le qualità che abbiamo perché sarà complicato vincere e vincere bene.

Condizione – Dubbi ne ho sempre molti, la qualità e la quantità dei giocatori a disposizione è altissima. Ciciretti non sarà a disposizione perché la sua condizione è ancora precaria. Dobbiamo scegliere che tipo di gara vogliamo fare, dobbiamo avere tanta qualità sugli esterni: stare più abbonati o fare una scelta più offensiva. Questo è il dubbio che mi porterò dietro.

Simonetti – Sta giocando esterno, anche se lui nasce centrale. In questo momento, per le sue condizioni psico-fisiche, è un giocatore a cui faccio fatica a rinunciare.

Campionato – E’ ancora molto presto, sei partite non sono ancora nulla. C’è qualche squadra ancora attardata ma per valori verrà fuori. Oggi le vere favorite sono indietro. Noi stiamo ci esprimendo a tratti, non abbiamo rubato nulla ma mi aspetto molto di più. E’ vero che sono molto attento, ma questa squadra non ha fatto tredici punti per caso, in ogni gara ha creato i presupposti per vincere. E’ vero che possiamo fare molto di più, che questa squadra può esprimersi con maggiore qualità, ma io sono soddisfatto. Possiamo creare molto di più e avere il dominio del gioco, ma nel calcio conta vincere e noi ci stiamo riuscendo anche senza essere brillantissimi. Alzando il livello e la qualità potremo davvero essere competitivi. 

Capellini – Causa il problema di Terranova e le varie situazioni gli ho chiesto un sacrificio. Per noi è un giocatore importante, può esaltarsi in questo contesto e darci qualcosa in fase di costruzione. So che ha giocato tutta la gara col Giugliano, è un altro di quei dubbi che mi tengo stretto, se scegliere più un marcatore o un regista difensivo.

Classifica – Può diventare più importante più avanti. Andare primi sarebbe gratificante ma adesso conta fare un allenamento serio oggi pomeriggio. Il vero stimolo deve essere che andremo a giocare una partita importante.

Bolsius – Non gli volevo mettere la croce addosso. Ci sta che uno non se la senta di battere il rigore, mi preoccupava la personalità se vogliamo fare un campionato importante. Ha qualità illimitate, in questo momento un limite è quello di non conoscersi bene. Ha qualità e spunti, in questo momento gioca molto da solista, all’interno di un gioco di squadra è fondamentale. Non è dettato da egoismo, è solo abituato a giocare quel tipo squadra. In una formazione come la nostra rischia di essere limitante, sotto certi aspetti sta facendo fatica ma stiamo lavorando per migliorare perché ha qualità e potrà rivelarsi una freccia importante da sfruttare. 

Giovani – Rillo e Visciardi hanno giocato con personalità e con la serenità dei veterani. Loro mi hanno dato quelle risposte che mi aspettavo, se ci dovesse essere bisogno di loro sono giocatori affidabili. Potevo avere delle perplessità ma mi hanno dimostrato che hanno le qualità per giocare.

Kubica – E’ uno di quei ragazzi da cui mi aspettavo di più, perché su di lui ho aspettative altre. Ha qualità da categoria superiore, una struttura fisica importante e un buon calcio. Non posso imputargli nulla dal punto di vista dell’atteggiamento e della voglia, la condizione non era ottimale. Mi aspettavo più personalità nel farsi dare la palla, avrà tempo per dimostrarmi che il vero Kubica non è lui.

Masciangelo – E’ quello che vedo un po’ meno come braccetto. Secondo me ha spiccate doti offensive, mi aspetto di più da questo punto di vista perché lo vedo timoroso. 

Tello – Dal punto di vista dell’intensità e della voglia ci sta dando tanto, ha un motore da categoria superiore. Ha dei momenti all’interno della partita, riesce a farsi dare la palla anche dopo un errore e questo deve essere un esempio come personalità, ma da lui mi aspetto che sia determinante all’interno della partita. Mi aspetto un guizzo da parte sua.