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Premiato al Festival del Calcio Italiano, tenutosi a Salerno, il tecnico del Benevento Matteo Andreoletti ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento che sta attraversando la compagine giallorossa.
Conquistare il titolo di campioni di inverno alla Pro Sesto è stato un sogno, qualcosa di bellissimo che ci siamo tenuti stretti, ci sarebbe piaciuto finire in maniera diversa ma aver centrato il quarto posto e l’obiettivo dei play off è stato gratificante“, ha dichiarato Andreoletti partendo dall’esperienza con il club di Sesto San Giovanni, “questa stagione i presupposti sono completamente diversi, allenare una squadra gloriosa come il Benevento impone delle responsabilità completamente diverse. Le aspettative ci sono, sono altissime da parte mia, della piazza e della società e quindi le difficoltà sono molteplici. In questo momento credo siamo abbastanza allineati con gli obiettivi di inizio stagione, ovvero stare nelle posizioni principali del campionato. E’ chiaro che le insidie sono dietro l’angolo, dobbiamo lavorare tanto per fare in modo che siano il meno possibili“.
Un’avventura in linea con le aspettative, nonostante le difficoltà di un girone differente che il tecnico bergamasco non conosceva: “Le differenze sono molte, vengo da un’esperienza diversa. Nel girone A si gioca principalmente su terreni molto belli ma spesso neutrali, perché dall’altra parte si trova un pubblico ridotto all’osso, a parte in pochissime piazze. Il girone C è complicatissimo da questo punto di vista, perché ogni partita in trasferta è complicatissima, ci sono tantissimi campi in sintetico e dalle dimensioni ridotte e bisogna adattarsi alle situazioni avverse del campo. Un girone molto complicato dove l’equilibrio regna sovrano e nessuna squadra sta riuscendo a staccarsi dalle altre. Ogni domenica ci sono risultati incredibili come il nostro a Monopoli“.
Se nel torneo regna l’equilibrio, tra i giocatori che si stanno mettendo in mostra c’è Lorenzo Sgarbi, l’anno scorso alle dipendenze proprio di Andreoletti e quest’anno in forza all’Avellino. “Ho avuto la fortuna di averlo per sei mesi, è un giocatore che faceva intravedere qualità di altissimo profilo perché abbina qualità fisiche a qualità tecniche di alto livello. Con noi è stato molto poco concreto, nonostante da gennaio in poi abbia sempre giocato. Molto bravo Pazienza, come Rastelli in precedenza, a valorizzarlo perché è riuscito ad abbinare quelle qualità tecniche che aveva fatto intravedere con una concretezza che, sotto la mia gestione, non eravamo riusciti a valorizzare“.
Un avversario in più sulla strada del Benevento che punta a ripartire dopo l’ultimo passo falso. “Campionato equilibrato, tutte le squadre sono attrezzate per fare un torneo di vertice. Sappiamo che non sarà facile, che tutte incorreranno in momenti difficili della stagione, arriverà anche il nostro e arriverà anche quello della Juve Stabia. La differenza la farà chi, in quei momento, avrà maggiore equilibrio“, ha concluso Andreoletti, “se dovesse capitare a noi dovremo essere bravi a restare uniti tra di noi, con la piazza e con la società perché a quel punto si potrebbe fare davvero la differenza“.