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Si sono collegati dai rispettivi Istituti penitenziari dove sono reclusi e hanno risposto alle domande poste dal Pm Landolfi e dai legali. Si è svolto questa mattina, nell’aula 4 del Tribunale di Benevento, dinanzi al collegio giudicante, l’esame degli imputati per Arturo Sparandeo, 41 anni, e Gabriele De Luca, 35 anni, a giudizio nel processo insieme ad altre sette persone in merito a un’inchiesta del 2017 eseguita dalla Dda di Napoli sul Clan Sparandeo, in relazione a dei lavori di rifacimento e sistemazione di immobili di via Santa Maria degli Angeli, a Benevento. Oltre ad Arturo Sparandeo e De Luca sono imputati nel processo: Corrado Sparandeo, 66 anni, Maria Intorcia, 50 anni, Carmine Morelli, 63 anni, Veronica Citarella, 43 anni Floreano Santamaria, 60 anni, Sanislao Musco, 46 anni, e Maurizio Zampino, 50 anni, tutti di Benevento. Dall’associazione per delinquere di stampo camorristico all’ipotesi di falso con l’aggravante del metodo mafioso: questi i reati contestati. 

Secondo gli inquirenti alcune persone avrebbero imposto il pizzo su questi immobili, con lavori a titolo gratuito nonché con l’obbligo di acquisto di materiale in determinati posti. Fatti che secondo la difesa non rispondono al vero e che quindi stanno contestando. Gli episodi risalgono al periodo che va dal settembre 2016 a febbraio 2017. Al centro dell’udienza le ipotesi di estorsioni ai danni dei titolari delle imprese che eseguivano i lavori (sia della città che esterni) e anche alcune vicende relative all’uso di un appartamento in via Quasimodo e al mancato pagamento di lavori e materiali. 

L’indagine è cominciata nel 2017, partendo da una verifica su alcune attività commerciali di Benevento. Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno poi permesso di ricostruire i legami tra vari soggetti coinvolti. Impegnati nel processo, tra gli altri, gli avvocati Luca Russo, Antonio Leone, Gerardo Giorgione e Antonio Bruno Romano.

Prossima udienza fissata per il 19 settembre nella quale ci sarà la requisitoria del Pubblico Ministero e il Tribunale dichiarerà chiusa l’istruttoria dibattimentale. Poi ci sarà la sentenza prevista per il 24 ottobre.