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Benevento – Intitolato ad Alfonso Tanga l’Auditorium (Spina Verde) al rione Liberta in via Salerno, ideato e progettato dall’architetto Raimondo Consolante. La struttura fu inaugurata nel 2016, ma è stata chiusa al pubblico per lungo tempo a causa di vari atti vandalici verificatisi in questi anni. Viene ora restituita alla città nel nome del prestigioso uomo politico, irpino di nascita ma sannita d’adozione.

L’auditorium è stato ora affidato come noto all’Orchestra Filarmonica di Benevento. A scoprire la targa di dedica,  questo pomeriggio,  il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il figlio di Alfonso Tanga, Sergio, ex consigliere comunale di Benevento. Ora il vero nodo sarà  quello di garantire la sorveglianza scongiurando gli assalti vergognosi e insensati dei vandali. 

Il motivo della dedica al senatore Tanga è presto detto. Alfonso Tanga è stato uno degli esponenti di spicco della Democrazia Cristiana nelle aree interne sannita ed irpina negli anni del “boom” economico ed in quelli successivi. Nato a Vallata nel 1923, è stato senatore per ben 5 Legislature consecutive, eletto nel Collegio di Benevento – Ariano Irpino. Nel corso della sua lunga attività politica si distinse, in particolare, per aver contribuito a realizzare o ad ispirare una lunga serie di opere pubbliche lavorando a lungo anche al progetto dell’Università del Sannio.

Pur essendo stato anche sindaco della sua città natale, Tanga fu legatissimo, fino alla morte avvenuta nel 2014, alla Città di Benevento, risiedendo in una casa di via Almerico Meomartini.  Il figlio Sergio si è detto estremamente felice per questa intitolazione: “Ci siamo trasferiti a Benevento nel 1969, per cui mi sento a tutti gli effetti un sannita. Questa nomina da parte del sindaco ci rende davvero felici ed è un ricordo che rimarrà qui per sempre”.
  
“L’auditorium era un piccolo gioiello – ha detto MastellaL’abbiamo riformato e ristrutturato. L’Orchestra Filarmonica lavorerà in sinergia con la vicina scuola Bosco Lucarelli, che ha indirizzo musicale, per effettuare la giusta connessione con i giovani. C’è tanta intelligenza in questa città, non bisogna sciuparla”.