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Per i Pm Umberto Del Basso De Caro sarebbe responsabile di una fuga di notizie che avrebbe spinto gli altri indagati ad assumere atteggiamenti più prudenti.

Da qui la decisione degli inquirenti di iscrivere il deputato sannita del Pd nel registro degli indagati. Parliamo, evidentemente, dell’inchiesta per corruzione, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti che ha portato giovedì mattina all’arresto di quattro persone: Antonio Bargone, presidente pro-tempore della Società Autostrada Tirrenica spa; Fulvio Rillo, imprenditore sannita; Gianpaolo Venturi, intermediario residente in Emilia Romagna; Vincenzo Voci, “contract manager” di Autostrade per l’Italia.

E’ stato “Il Fatto Quotidiano”, ieri mattina, a dare la notizia del coinvolgimento del politico beneventano nell’indagine riguardante presunti illeciti commessi per l’aggiudicazione di una procedura aperta indetta da Autostrade per l’Italia Spa per un importo di oltre 75 milioni di euro.

Ed è sempre il quotidiano diretto da Travaglio, con un articolo a firma di Vincenzo Iurillo e Valeria Pacelli, a tornare oggi sulla vicenda, chiarendo che De Caro è estraneo alle vicende corruttive. A tirarlo in ballo, piuttosto, è una conversazione avvenuta il 10 dicembre del 2020 nell’ufficio di Bargone dove gli uomini della guardia di finanza – su delega della Procura di Benevento – avevano piazzato un microfono.

Racconta ‘Il Fatto’: Si ascolta Bargone a colloquio con Gianpaolo Venturi, ritenuto dai magistrati “intermediario” tra due degli arrestati di due giorni fa e “almeno un altro incaricato di pubblico servizio presso Aspi, allo stato non identificato”. I due parlano anche della gara d’appalto per il raddoppio a quattro corsie della SS 372 Telesina. Venturi a un certo punto riferisce a Bargone che “Umberto è arrivato a dire che io avevo il telefono con il trojan dentro e le cimici in macchina”.

E Umberto, per gli inquirenti, è evidentemente Umberto Del Basso De Caro: il parlamentare sarà ascoltato dai magistrati la prossima settimana.