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Guai in Patria per l’ex portiere del Benevento Claudiu Baican. L’estremo difensore classe 1988 è stato infatti accusato di aver acquistato denaro falso online, con cui avrebbe poi comprato sette cellulari, finendo col truffare sette persone. Lo scorso dicembre, Baican è stato condannato a tre anni di carcere, venendo poi rilasciato. Il ministero, però, ha presentato ricorso e la Corte d’Appello di Cluj ha confermato la condanna, portandola a tre anni e mezzo.
Una decisione che la moglie, Giulia, ha attaccato attraverso le colonne di sportulsalajean.ro: “Ritengo che la condanna di mio marito sia troppo dura, considerato che prima dell’appello la pena era di 3 anni con sospensione e dopo l’appello di 3 anni e 6 mesi con esecuzione. Il suo attuale lavoro, la sua fedina penale, la sua carriera calcistica e il fatto che sia un campione europeo di jiujitsu brasiliano non sono stati presi in considerazione. Le autorità affermano che mio marito è un pericolo per la società, ma ci sono persone in libertà che hanno commesso atti di violenza e hanno ricevuto una sospensione condizionale della pena. Quindi, non mi sembra che la legge sia uguale per tutti. Qui il sistema è corrotto“.