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Baselice (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Antonio Paolozza, iscritto al Pd di Baselice.

Chi semina vento, raccoglie tempesta. Il Pd tanto democratico non mi sembra essere, giusto chiedere o meglio raccogliere le firme per una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del partito, ma sarebbe stata opportuna una mozione di sfiducia anche per il segretario politico; dopo la batosta elettorale dell’attuale classe dirigente provinciale, la stessa si sarebbe dovuta dimettere e non iniziare una nuova conta di fedeli dirigenti. Voglio ricordare a me stesso che l’attuale gruppo dirigente ha allontanato o ha fatto scappare numerosi dirigenti che hanno partecipato alla nascita del PD, Troiano, Boffa, Russo, Pepe, Del Vecchio e tanti altri, per non parlare dei numerosi sindaci e militanti.

Quello che voglio dire è che il Pd non è ben rappresentato in provincia di Benevento, o meglio gli elettori del PD non si sentono rappresentati dall’attuale gruppo dirigente e dopo ogni tornata elettorale assisteremo ad altre fughe dal partito. Fermiamoli, non è possibile più assistere a questo spettacolo, l’attuale gruppo dirigente che alle regionali ha deciso di candidare Mortaruolo e Antonella Pepe, ora li sfiducia (sarebbe stato opportuno, secondo me, candidare personalità diverse come Perifano e non bruciarlo alle comunali). 

Fermiamoli, iniziamo una sana e vera discussione che parta dalla base come abbiamo fatto nel 2007, voglio ricordare sempre a me stesso che il sottoscritto è stato eletto nell’assemblea regionale del partito sottoponendosi alle primarie. Fermiamoli, torniamo alle origini. Il PD ha iniziato il suo percorso con una percentuale del 33.7% per arrivare ad oggi con una percentuale del 19% (nel mezzo breve parentesi del 41% con segretario Renzi), che cosa ci fa capire tutto questo che con questo modo di pensare e agire, il PD nel 2030 arriverà a una percentuale al di sotto del 10%. Fermiamoli. La sentenza di condanna emessa dalla direzione del partito è seminiamo altro vento, facciamoci del male, rompiamo con Roma, rompiamo con Napoli. Per andare dove? Con chi? Per fare cosa? Ora basta, fermiamoli, per il bene della nostra piccola provincia”.