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“In tanti anni di carriera cestistica, non ho mai vissuto un incubo come quello di ieri a Caiazzo”. Coach Giulio Musco è ancora visibilmente scosso. Il pomeriggio in terra casertana lascia una ferita e tanta amarezza per lui e per i suoi giovani atleti. 

Gara di basket under 17 maschile, a Caiazzo lo Step Back ospita la fortissima compagine sannita degli Amici del Basket (satellite della Virtus Academy). Inizia in quel momento una delle pagine più tristi di basket giovanile. “Senza voler entrare troppo nel merito della conduzione arbitrale – ha dichiarato il coach sannita- che resta un dettaglio rispetto a tutto ciò che è successo ieri a Caiazzo: la mia espulsione alla prima civile protesta, sette falli tecnici fischiati a nostri atleti ed una gara condotta sistematicamente ai tempi supplementari”.

Qui, sul 58-50 per i padroni di casa, è successo il putiferio. “Ebbene si – ha proseguito Muscoun nostro atleta, Ronny Goetsa, nato a Benevento da genitori di Santo Domingo, era in lunetta per un libero e proprio mentre si apprestava a tirare è stato oggetto di cori offensivi a sfondo razziale. In quel preciso momento, l’intera squadra, nessuno escluso, ha deciso di lasciare il campo, guadagnando gli spogliatoi. Gli avversari, non hanno gradito il plateale gesto dei miei ragazzi, intimandoli a restare in campo.
Stesso trattamento è stato riservato nei miei confronti, sugli spalti sono stato avvicinato ed aggredito da alcuni personaggi che non hanno affatto preso bene la decisione. A quel punto –
dichiara Musco – sono andato negli spogliatoi e in pochi minuti abbiamo lasciato la palestra, rientrando verso il Sannio”.

Un episodio a dir poco deplorevole che ha spinto Musco a produrre un dossier inviato agli organi competenti. “Ho subito contattato la Fip regionale – ha concluso il coachinformandola dell’accaduto. Ho chiesto l’autorizzazione per poter adire le vie legali. Non voglio avere ragione per quello che è successo, voglio solo giustizia”.