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Benevento – Ospite della quarta serata del Bct Festival Simona Ventura, da sempre uno dei volti storici della televisione italiana. Appassiona e coinvolge, dal suo esordio su Rai1 negli anni -90, i telespettatori. Ha condotto programmi come Quelli che il calcio, X-Factor e molti altri, arrivando perfino a calcare il palco del Festival di Sanremo per la sua cinquantaquattresima edizione. La conduttrice bolognese è reduce dall’avventura di ‘Citofonare Rai 2’ con Paola Perego: “Vi aspettano diverse novità” ha esordito. “Io e Paola abbiamo tante idee nuove, è una trasmissione che secondo me ha dato a noi la possibilità di fare una cosa completamente innovativa e quindi il fatto di aver confermato la seconda stagione, di questi tempi, è un miracolo per cui siamo felicissimi e dal 18 settembre andiamo in onda. Per quanto riguarda invece ‘Ultima Fermata’, è stato un esperimento, secondo me possiamo fare meglio però ha una idea di base molto buona che è quella di poter entrare nelle proprie dinamiche interne e cercare delle soluzioni quando non c’è più comunicazione. 

Ormai accanto alla sua carriera come conduttrice televisiva, la Ventura ha iniziato un percorso parallelo da regista di documentari. Ha esordito alla Mostra del Cinema di Venezia con ‘Le 7 giornate di Bergamo’, progetto dedicato al momento più difficile della città lombarda colpita dall’arrivo della pandemia da Covid-19: “Venezia è stata una bellissima esperienza. Ora stiamo lavorando alla regia di un nuovo documentario sugli ultimi 100 giorni di Marco Pannella”. 

“Ad XFactor ho detto di ‘no’ ad Elodie, – ha aggiunto – a volte si tratta di intuizione e ovviamente nno va dempre bene, ma sinceramente la trovavo ancora troppo acerba per poter fare un programma come quello che era una macchina infernale per cui tu uscivi sicuramente cambiato. Lei aveva 16 anni e non era proprio pronta, mentre ad esempio Michelini era già pronta per entrare nel mondo della musica. E suo papà mi diede ragione devo dire. Ora dopo tanto tempo son felice che lei mi abbia dato torto però era diventato anche il momento suo di diventare la grande artista che è.

Gli anni ’80 per Simona Ventura “sono stati la base” e ne parla anche nel suo libro. “Sono stati anni bellissimi – ha spiegato – ma anche molto violenti, però credevamo in ogni opportunità. Ai miei figli ho insegnato ad essere un po’ in quegli anni perchè noi, ad esemopio, ci buttavamo gratis in ogni opportunità. Oggi sembra assurdo ma noi lo facevamo per fare esperienza perchè era quella la base del nostro lavoro anche perchè faceva curriculum ed era molto importante. Sono una madre molto presente, tra il mio compagno e me ci sono cinque figli e noi siamo vicini a tutti, nessuno di questi deve rimanere indietro, quindi abbiamo un bel da fare. Però sono una mamma presente ma che lascia anche molto fare

Simona Ventura e Giovanni Terzi, dal 30 luglio al 10 agosto, tornano con “La Terrazza della dolce vita”, una proposta di eventi che animerà il giardino del Grand Hotel di Rimini, ma non solo. Temi di attualità come la green economy, la digitalizzazione, si alterneranno a incontri con personaggi del cinema, dello spettacolo e dello sport. Tra gli ospiti Edoardo Bennato, Cristiano Malgioglio, Al Bano, Mario Lavezzi, Giovanni Caccamo, Saturnino, Alessandro Cecchi Paone, Maria Grazie Cucinotta e tanti altri: “Non vedo l’ora, è un appuntamento molto interessante”.