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Benevento – Un sinistro in corsa, scagliato con tutta la rabbia possibile alle spalle di Kastrati. La sintesi di CittadellaBenevento è racchiusa nella rete di Riccardo Improta. Un gol che ha ribaltato i giudizi sulla formazione di Fabio Caserta, perché nel calcio conta vincere e portare a casa i tre punti e, almeno in questo, la Strega è riuscita nel suo intento. Senza la rete dell’esterno di Pozzuoli, la prova dei giallorossi al “Tombolato” sarebbe stata bollata come negativa, a conferma di un momento non semplice che ha portato la società a due decisioni forti: mandare tutti in ritiro e reintegrare Gianluca Lapadula. Il Benevento è ancora un paziente sotto osservazione, lo ha dimostrato sul rettangolo di gioco dove sono mancate idee e dove si sono sommati errori e amnesie, accentuate dalla pressione del dover fare bene a tutti i costi. Le esultanze, sul gol di Improta e finali, sono la testimonianza di quanto l’intero gruppo abbia avvertito e accusato lo stress dell’ultimo periodo. 

Cosa salvare, allora, della trasferta in Veneto oltre il risultato? Poco o nulla. La prestazione non è stata delle migliori e lo ha ammesso lo stesso Caserta nel post partita. Contava vincere per lasciarsi alle spalle l’ultimo mese e per tornare in corsa in un campionato che resta sostanzialmente equilibrato. Sesta in classifica, la Strega si ritrova “appena” a sei lunghezze dalla capolista Lecce e a cinque dal secondo posto occupato da Cremonese e Pisa che vorrebbe dire serie A. Tornare a parlare di promozione diretta, però, appare francamente troppo dopo una vittoria. Il successo sul Cittadella dovrà servire soprattutto per consentire alla squadra di ritrovare fiducia in se stessa e nei propri mezzi. La consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista in un torneo che vive di alti e bassi un po’ per tutte.

Risposte, in questo senso, sono attese a stretto giro. Nel vortice frenetico della stagione, mercoledì si tornerà nuovamente in campo. Sarà la quarta partita in dieci giorni e bisognerà fare i conti con le energie fisiche. In quest’ottica gli infortuni di Viviani, Elia, Moncini e Sau e l’espulsione rimediata da Farias non aiutano il tecnico di Melito di Porto Salvo, privandolo di importanti alternative che avrebbero fatto indubbiamente comodo. In sospeso c’è ancora la situazione legata a Lapadula, ma tutto lascia intendere una imminente schiarita e il ritorno a disposizione dell’italo-peruviano fin dal prossimo impegno.

Impegno che risponde al nome del Como, formazione che all’andata fermò i giallorossi sul punteggio di uno a uno. Da quella gara si è ribaltato il mondo per i lariani, reduci da cinque risultati utili consecutivi e dalle vittorie con Frosinone, in trasferta, e Cosenza, in casa. Avversario in salute, al quale il Benevento chiede strada per fare il pieno di entusiasmo in vista di due partite chiave contro Perugia e Cremonese. A metà di un mese intenso, al termine del quale sarà chiaro il destino di molti, bisogna fare i conti con una Strega convalescente. “Cómo estás” realmente il Benevento? Mercoledì sapremo se i giallorossi saranno in grado o meno di muovere passi in avanti dopo la scarica di adrenalina del “Tombolato“.