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Benevento – Come se non bastassero le ansie di una classifica deficitaria, ecco entrare in scena il peso della storia. Il Benevento contro la Fiorentina, domenica alle 15, si gioca l’ingresso negli annali dalla porta sbagliata. Ne scrivemmo un paio di settimane fa, quando le sconfitte consecutive dei giallorossi erano ancora sette e alle porte si presentava l’impegno con l’Hellas Verona. Adesso che i ko di fila sono otto, ne basterebbe un altro per cancellare dallo “storico” il Venezia del ’49 e confezionare la striscia iniziale peggiore della moderna serie A. Un tabù che il Benevento spera di infrangere con l’aiuto dello stadio Vigorito, un fortino che  Firenze in qualche modo temono ma che quest’anno non si è rivelato tale dopo oltre due anni di gloria continua. Ci può stare quando da neopromossa ti affacci per la prima volta in un palcoscenico nuovo sul quale recitano i grandi del calcio nostrano. E tra questi, da pochi mesi a questa parte, figura anche Federico Chiesa. 

Il talento della Fiorentina, che tra cinque giorni compirà vent’anni, ha impattato decisamente meglio la categoria rispetto alla squadra di Baroni. Tra Europa League e campionato, a cavallo tra questa e la scorsa stagione, ha messo a segno sei gol. Anche lui ha un tabù da sfatare nella corrente serie A: il gol in trasferta. Finora non è ancora arrivato in viola, mentre in Nazionale Under 21 ha fatto benissimo anche recentemente annichilendo in pochi minuti l’Ungheria con una tripletta e un rigore procurato in soli 45 minuti nell’amichevole giocata a Budapest lo scorso 5 ottobre. Doti offensive che hanno portato in tanti a sognare un suo impiego da “falso nove”. A caldeggiare l’ipotesi è parte della stampa toscana che vuole coccolare il suo baby prodigio nella speranza – magari – di ottenere un effetto simile a quello prodotto dal Napoli con Mertens. Giocatori diversi, certo, ma con un fiuto del gol non comune. Pioli, seppur lontanamente, ci sta pensando. Intanto riproporrà al Vigorito un 4-3-3 dal sapore di 4-3-2-1 che vede Thereau e Chiesa defilati alle spalle di Simeone ma con la facoltà di accentrarsi e dialogare con lui. Il futuro passa anche da qui.