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Benevento – Salire i gradoni del Ciro Vigorito per i tifosi giallorossi equivale a lanciare una monetina. Il Benevento in casa ha infatti perso il 50% delle partite, confezionando una media irrisoria di 0,9 punti per gara. Mai nella sua storia in serie B il club giallorosso aveva fatto registrare un risultato simile al termine del girone di andata, basterebbe questo a porre una decisa sottolineatura a una stagione che fin qui ha abbondantemente deluso le attese. Nelle gestioni annuali targate Caserta e Cannavaro sono arrivati cinque ko su un totale di dieci sfide, questo vuol dire che è stato già eguagliato il record negativo dei campionati 2021/22 e 2018/19. Nell’annata con Bucchi al timone i giallorossi uscirono a testa bassa dal Vigorito tre volte prima del giro di boa (contro Foggia, Ascoli ed Hellas Verona), mentre lo scorso anno furono il Frosinone e il Brescia a violare lo stadio di contrada Santa Colomba prima delle festività natalizie.

I risultati negativi della Strega si riflettono anche sul numero di presenze allo stadio. Premesso che quasi mai tutti i 7.137 abbonati hanno scelto di frequentare le gradinate nelle dieci circostanze citate, il Benevento ha compiuto un deciso passo indietro anche nella classifica riguardante gli spettatori. Il pubblico sannita è infatti decimo, con una media di 8.516 tifosi, alle spalle di Bari, Genoa, Palermo, Cagliari, Reggina, Parma, Frosinone, Modena e Spal. Tra queste ci sono ben sei società che in estate avevano concluso la campagna abbonamenti notevolmente distanziate dallo stesso Benevento, all’epoca secondo soltanto a Genoa (20.239 abbonati), Palermo (11.465) e Bari (7.651), piazze trainate da un bacino d’utenza considerevole.

I dati conducono in una sola direzione: il Benevento fa segnare il rapporto abbonati/paganti peggiore del torneo cadetto, in quanto nessun altro club ha fatto rilevare un incremento così sensibile tra le due categorie ( +1.379). Numeri che si sposano purtroppo bene con le parole di Fabio Cannavaro, che al termine di Benevento-Perugia, definita la peggior prestazione della sua era sannita, ha parlato senza mezzi termini di “disastro”. Per un Benevento che in passato ha fondato le sue fortune sul ‘fattore Vigorito’ si tratta di un campanello d’allarme forte e chiaro, dal momento che senza la buona mole di punti raccolti in trasferta la squadra giallorossa si aggirerebbe nei pressi dell’ultimo posto.

Un alibi parziale è legato alle varie emergenze affrontate da agosto in avanti, tra assenze forzate e infermeria, ma non è da sottovalutare che la Strega spesso abbia deciso di farsi del male da sola con squalifiche e provvedimenti disciplinari evitabili come il tris di squalifiche mostrato sul tavolo nell’ultimo turno. Preoccupa soprattutto che un’altra classifica, quella che prende in considerazione le sole sfide giocate in casa, veda i sanniti penultimi davanti soltanto al Venezia, che al Penzo ha raccolto un punto in meno (8). Sono tempi bui da cui bisognerà necessariamente uscire con l’inizio del nuovo anno, quando il 21 gennaio al Vigorito arriverà il Genoa, un ospite temibile quanto blasonato.