- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
Benevento – Depuratore, abbattimento dei pini al viale Atlantici, casa di riposo San Pasquale e vicenda tetracloetilene. Questi i temi al centro del ‘question time’ a palazzo Mosti, seduta di consiglio dedicata alle interrogazioni. 
La prima interrogazione discussa in ordine temporale ha riguardato il depuratore ed è stata presentata da Floriana Fioretti del Partito Democratico.  La consigliera  ha chiesto delucidazioni circa il coinvolgimento della Gesesa nella questione ed inoltre sul corretto calcolo degli oneri di urbanizzazione nell’ambito del calcolo della tariffazione. E’ stato l’assessore comunale all’Urbanistica Antonio Reale a rassicurare la Fioretti circa la realizzazione dell’impianto a servizio della città. 

La seconda interrogazione ha riguardato l’abbattimento di 13 pini al Viale Atlantici ed è stata presentata dalla consigliera del Pd Maria Letizia Varricchio. La consigliera d’opposizione ha messo in dubbio l’utilità e la necessità dell’operazione messa in campo nei giorni scorsi. Ancora una volta ha risposto l’assessore De Nigris: “Io sono nato in quella zona. Ma guai se mi lasciassi prendere dall’emozioni e dai ricordi. La situazione determinatasi dalla presenza di questi imponenti alberi era peggiorata a danno della pubblica incolumità. Gli alberi erano  invecchiati e trascurati. Abbiamo trovato la  migliore soluzione possibile ed incaricato una Commissione di esperti per decidere il da farsi. Attendiamo ora che la Commissione sul passaggio ci dica se si può procedere a tagliare altri alberi”.

La terza interrogazione ha riguardato la Casa di riposo di San Pasquale ed è stata presentata dalla consigliera del gruppo Misto Pina Pedà . A rispondere è stato l’assessore comunale con delega ai Servizi Sociali, Luigi Ambrosone. Quest’ultimo ha spiegato che ad aprile scorso fu effettuata una nuova procedura per bando di nuovo affidamento ad una cooperativa. Poi ha chiarito: “La struttura non era agibile. Dovevamo tranquillizzare gli anziani perciò gli stessi sono stati spostati”. Poi ha precisato: “Occorre salvaguardare ora la clausola sociale per l’utilizzo dell’edificio. Noi vorremmo che questa struttura fosse di eccellenza ma aspettiamo le autorizzazioni da parte della Regione Campania” .

La Pedà ha sottolineato tutte le criticità del percorso individuato dal Comune e ha sottolineato la necessità di offrire garanzie agli stessi operatori sanitari. Infine l’ultima interrogazione ha riguardato, come detto, la asserita contaminazione dei pozzi. Ad esporla è stato il consigliere d’opposizione della Lista “Del Vecchio sindaco”, Italo Di Dio, che ha ripercorso la complessa e lunga storia di questa vicenda che è stata recentemente portata alla luce da Altrabenevento: 

“Per il pozzo di Pezzapiana – ha spiegato De Nigris – negli ultimi 5 anni non si è avuto alcun rilevamento di superamento di soglia. Analisi a Pezzapiana e Campo Mazzoni confermano che tutto rientra nella norma. Gesesa a marzo 2019 ha trasmesso la relativa documentazione al Comune.. Noi abbiamo avviato le procedure per accertare le eventuali contaminazioni a Campo Mazzoni e Pezzapiana ma la differenza di qualità dell’acqua è dovuta a vari afflussi di acqua da diverse fonti”.

Di Dio si è dichiarato insoddisfatto sulla qualità dell’acqua  e ha contrattaccato: “Non ho mai parlato di potabilità ma di contaminazione. Non sono solo i pozzi a dare problemi ma la falda.Uno studio del piano d’ambito nel 2012 affermava che bisognava addirittura chiuderli. Chiederò un Consiglio Comunale ad hoc”. Infine il consigliere Di Dio ha dichiarato la propria soddisfazione per le risposte date da De Nigris.