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Benevento – Pasquale Schiattarella è guarito dal Covid-19. La buona notizia raggiunge la Strega lungo il percorso di avvicinamento alla sfida di San Siro. Contro l’Inter i giallorossi riavranno il loro condottiero e capitano, un leader che dà geometrie e risolve problemi. Il suo rientro è manna dal cielo per Inzaghi, che non ci penserà due volte a riaffidargli le chiavi del centrocampo. La settimana dei giallorossi è iniziata ieri, sono diversi gli allenamenti che li separano dal difficile impegno del Meazza, tante occasioni da sfruttare per Schiattarella, che avrà certamente bisogno di ritrovare il feeling con il campo dopo due settimane di riposo forzato. 

Nel frattempo in casa sannita è tornata a brillare la stella di Nicolas Viola, in gol al debutto in campionato contro il Torino e autore di una prestazione convincente. La presenza contemporanea del reggino e del partenopeo tra i disponibili (non sulla carta, ma nel concreto) non si verificava dal match di coppa Italia perso 4-2 contro l’Empoli al Ciro Vigorito. Quel giorno fu staffetta: un tempo per parte. O almeno queste erano le intenzioni iniziali di Inzaghi prima che l’ex Spal venisse espulso a dieci minuti dal termine. 

Sta di fatto che una tale abbondanza in termini di qualità il Benevento quest’anno non l’ha mai potuta vantare. L’unico giocatore della rosa paragonabile per cifra tecnica a Schiattarella è infatti proprio Viola, lo scorso anno protagonista al fianco del napoletano e di Hetemaj nella cavalcata trionfale della Strega in serie B. Nel ventaglio di scelte a disposizione di Superpippo si sono inseriti quest’anno Ionita e Dabo. Al primo Inzaghi non ha mai rinunciato (è sempre sceso in campo nelle 19 gare del girone di andata), il secondo sembra invece aver perso posizioni nelle gerarchie del tecnico che lo ha schierato dal primo minuto in sole due delle ultime dieci uscite. A questi si aggiungono chiaramente Improta e Tello, veri jolly di una prima parte di stagione che li ha visti agire in ruoli diversi a seconda delle esigenze del momento. 

Problemi di abbondanza, dunque, ‘dolci’ grattacapi finora sconosciuti a Inzaghi che ha più volte sottolineato insieme al direttore sportivo Foggia come l’innesto di Viola fosse il primo vero acquisto del mercato di gennaio. Non una boutade ma una mezza verità, perché dota il Benevento di nuova linfa e rinnovata genialità. 

Resta il rammarico di non aver avuto Schiattarella in ben quattro scontri diretti per la salvezza. Tutte le gare saltate dal regista, valutando la classifica al giro di boa, mettevano in palio punti preziosi contro dirette concorrenti. Out per squalifica con Parma e Genoa, il Covid lo ha estromesso anche dai confronti con Crotone e Torino. In perfetto equilibrio il bilancio: una vittoria, due pareggi e una sconfitta. Con lui in campo, chissà, forse sarebbe arrivato qualcosa di più.