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Benevento – La voglia di tornare in campo, qualche discorso di mercato e le idee per il futuro. Oreste Vigorito ha espresso senza filtri sensazioni e stati d’animo nel corso de “La Domenica Sportiva”, trasmissione andata in onda su Rete 8 Pescara a cui ha partecipato anche il presidente degli abruzzesi, Daniele Sebastiani, suo grande amico. Proprio il numero uno del delfino ha incoronato ancora una volta il Benevento: “Se c’è un verdetto che mette tutti d’accordo è quello che riguarda i giallorossi. E’ giusto considerare il Benevento già in serie A, ma ritengo che il resto vada completato nei tempi giusti per non sottoporre a stress eccessivo i giocatori. La Lega B ha espresso un orientamento chiaro, vogliamo finire la stagione”, ha detto Sebastiani.

Oreste Vigorito non ha parlato di paura, ma di possibilità di grande rammarico: “E’ eccessivo dire che abbiamo avuto paura, ci siamo impegnati molto come consiglio direttivo e assemblea affinché si potesse dare un senso a tutti questi mesi di sacrificio. Vedere tutto vanificato non sarebbe piaciuto a nessuno, ognuno di noi ha fatto investimenti importanti. Se poi parliamo della situazione specifica del Benevento, il discorso è ancora più accentuato. In città c’era un’atmosfera magica, la squadra non stava sbagliando un colpo. Sembrava che potessimo fare gol ado ogni azione. Sono momenti che da presidente ho provato ben poche volte. Tutto questo non poteva concludersi tristemente”. 

Secondo il patron della Strega una ripartenza è necessaria per discorsi che vanno al di là dei discorsi puramente calcistici: “Ho sempre fatto una considerazione, anche nei lunghi anni di militanza in Lega Pro. Nessuno punta la pistola alla tempia di un imprenditore obbligandolo a fare calcio, non parliamo del calcio dell’oratorio dei salesiani, tutto è diventato imprenditoria. Gli obiettivi che un presidente si pone a inizio anno non è soltanto connesso alla vittoria, ma a una volontà di scalare posizioni nel sistema per far crescere la propria impresa. In partenza ognuno di noi deve quindi mettere in preventivo dei rischi, come ad esempio può essere l’infortunio di un granfe calciatore, pagato milioni di euro, costretto a chiudere la stagione”. 

Di esempi riferiti a grandi colpi poi limitati dagli infortuni, nella gestione Vigorito, ce ne sono stati diversi. Tra questi anche Iemmello, sul quale si apriranno nuovi discorsi di mercato. A tal proposito il Pescara è alla finestra: “Dovrà rientrare da Perugia, perché lo abbiamo ceduto in prestito. Loro possono riscattarlo in caso di A, ma se ciò non dovesse accadere si apriranno nuovi capitoli. Con Sebastiani non è mai un problema trattare, non saranno certo questioni economiche a impedire che Iemmello possa andare al Pescara. Se gli affari tra me e Sebastiani non dovessero concretizzarsi, le ragioni sarebbero da ricercare altrove”.

Il presidente del Benevento ha poi spostato l’attenzione sulle scarse attenzioni riservate al mondo del calcio in questo periodo di crisi: “Credo che il problema sia stato sottovalutato perché in questo momento noi imprenditori del calcio ci troviamo in una doppia difficoltà perché siamo visti dalle istituzioni come dei privilegiati, ma in realtà dobbiamo badare sia alla nostra azienda che ai club che gestiamo. I controlli nel calcio devono nascere già ad inizio campionato, perché alcuni si dimenticano di avere un budget e lo sforano nelle operazioni di mercato. Il calcio non può sfuggire alle regole. E poi gradirei che la B non venisse vista come un campionato di contorno, è il secondo torneo nazionale, muove qualche milione di spettatori e interessa più capoluoghi di provincia rispetto alla serie A”. 

La chiusura è riservata al futuro: “E’ ovvio che per affrontare un campionato come quello di serie A dovremo apportare delle modifiche senza stravolgere il tutto. La A non è la B, la prima volta che siamo andati in A abbiamo commesso l’errore di smantellare la squadra che aveva fatto un gran bel campionato l’anno precedente conquistando la promozione attraverso i play off . Stavolta la squadra sarà confermata al 90%, le scelte di Inzaghi e Foggia sono orientate a inserire calciatori di esperienza e qualità, proveremo a inserire 3-4 elementi di spessore”.