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Benevento – San Siro stavolta non c’entra. Non perché l’Inter gioca in trasferta, ma perché non è un evento di scena al Meazza il pomo della discordia. I tifosi del Benevento che stamattina avevano atteso con ansia l’apertura della prevendita, sono rimasti ampiamente delusi. Poco dopo il via ufficiale sui canali Listicket, i biglietti risultavano già esauriti. A qualcuno sono venuti alla memoria – giustamente – i concerti che i Coldplay hanno tenuto a Milano lo scorso luglio. Anche in quel caso, fatte le dovute proporzioni, i biglietti sparirono in tempi strettissimi. La spiegazione, che fece sì che infuriasse la polemica, è molto semplice: qualcuno li aveva già acquistati per poi rivenderli a prezzi gonfiati. A Benevento è successa più o meno la stessa cosa per l’evento in calendario al Vigorito alle ore 15 di domenica. Mentre tanti tifosi si stavano ancora chiedendo cosa fosse successo, i tagliandi erano già disponibili su un sito di secondary ticketing che metteva in vendita quelli di curva alla “modica” cifra di 80 euro ciascuno, e quelli del settore Distinti a 120 euro. Una situazione che – a questo punto abbiamo ragione di crederlo – si ripeterà con Juventus e Napoli. E’ così che si muove il bagarinaggio ai tempi del web 2.0, in assenza di una legislazione chiara ed efficace. Insomma, Mauro Icardi e l’Inter come Chris Martin e la sua band. C’è chi è disposto a tutto per vederli, ma a pagarne le conseguenze sono proprio i tifosi del Benevento. Loro sì, a questo punto sperano nella classica “stecca”…