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Benevento – Semaforo ancora verde per Clemente Mastella che porta a casa la manovra di bilancio e prosegue il suo cammino a palazzo Mosti
E questa volta, per sfangarla, al sindaco basta una maggioranza extra small: solo 16 i 6 voti favorevoli (astenuta la Saginario, 8 i contrari) al bilancio di previsione.
Senza la recente modifica al regolamento consiliare – prima per il previsionale era necessaria la maggioranza qualificata – quella odierna sarebbe potuta essere la giornata del de profundis per l’amministrazione Mastella.
A caratterizzare il dibattito politico della vigilia erano i dubbi sulla tenuta del numero legale. Dubbi spazzati via dall’appello di inizio seduta. A uscire dall’aula sono i consiglieri di Patto Civico (Sguera, Scarinzi, Paglia), Movimento 5 Stelle (Farese e Mollica), Del Vecchio Sindaco (Di Dio) e i ‘misti’ Delli Carri e Feleppa.
Aventino inutile: l’asticella per avviare i lavori, fissata a quota 17, è superata agevolmente. Sono in 20, infatti, a rispondere positivamente alla chiamata del segretario. E tra questi ci sono i tre consiglieri Pd De Pierro, Del Vecchio e Lepore e la new entry pattista Giuliana Saginario. Quattro presenze che ‘salvano’ Mastella. E la polemica è inevitabile: “Sarebbe stato del tutto inutile abbandonare il Consiglio visti i numeri, la maggioranza c’era a prescindere dalla nostra scelta. La diciassettesima era la Saginario” – spiegheranno i piddini. Versione opposta la fornisce Patto Civico: “È’ il Pd che è rimasto in aula. La Saginario, che nella ‘chiama’ viene dopo i consiglieri democrat, in caso di loro assenza sarebbe uscita fuori”.
La storia dell’uovo e della gallina, per intenderci. Nel dubbio, Mastella ringrazia, mangia l’uno e l’altro e supera uno degli ultimi ostacoli che lo separavano dal traguardo.