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Benevento “Ho rassegnato le mie dimissioni  perchè la Samte e la Provincia stessa sono stati sottoposti, in questi mesi, a un fuoco incrociato”

Ha attaccato a testa bassa Fabio Solano, ormai ex amministratore unico della Samte (Società Provinciale dei Rifiuti) che ha convocato una conferenza stampa presso la sede dell’Azienda  in via Mazzoni. L’affondo di questa mattina è verso i Comuni morosi della provincia sannita: “Hanno usufruito in questi mesi di un servizio ma non hanno pagato. La Samte è stata messa nelle condizioni di non poter più operare”. 

Molto duro Solano: “Abbiamo avuto solo conferma del boicottaggio operato ai danni della Samte. Siamo stati definiti dei morti. Se lo siamo noi, figuriamoci l’Ato, nato già morto e che non ha prodotto nulla. Io non ho capito nemmeno il perché sia stato convocato quel pomeriggio alla Rocca con i consiglieri dell’Ato nel giorno delle dimissioni di Giovanna Tozzi. Poi qualche sindaco si domanda se la Samte si debba far carico delle discariche Post Mortem. Fino ad ora dove erano?” 

Solano ha parlato di un passivo di circa 6 milioni e mezzo di euro, a causa di fatture non pagate: “E’ stato procurato un danno enorme alle famiglie dei lavoratori dell’Azienda e credo che questa vicenda dimostri la persistenza di un danno erariale”. Solano ha rimarcato come l’incendio dello Stir di Casalduni del 23 agosto abbia scoperchiato la pentola: “Ha fatto emergere una crisi di tutta la Regione campania, e ora lo abbiamo visto con i nostri  occhi anche a Benevento”. 

Il presidente dimissionario ha concluso parlando del termovalorizzatore di Acerra e dei rilievi dell’Arpac: “Funziona a scartamento ridotto da mesi e questo ha aggravato la situazione. L’Arpac ha confermato che non ci sono valori che abbiano superato la soglia di inquinamento”.