- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Sono state consegnate questa mattina le dieci borse di studio, assegnate a studenti campani, indette dal professore Carlo Mazzone. Giunta alla sua seconda edizione, la cerimonia di consegna si è tenuta presso l’ITI “G. Bosco Lucarelli” di Benevento. Una borsa di studio del valore di 400 euro e una pergamena, riconosciute agli studenti non solo per i propri meriti, ma soprattutto per l’approccio avuto con il mondo scolastico e per il loro impegno nella vita sociale.

Padrona di casa la dirigente Maria Gabriella Fedele, alla quale è toccato rompere il ghiaccio. “E’ una soddisfazione e un piacere ospitare un evento come questo. Essere uno studente meritevole non significa portare a casa un dieci, significa mettere a disposizione degli altri la propria cultura, il proprio sapere“, ha dichiarato la presidente dell’istituto beneventano, “in un mondo fortemente virtuale, riportiamo alla realtà i nostri ragazzi puntando sul merito, questo è il motivo della borsa di studio. Questo evento gratifica il mio istituto, spero di poterlo lasciare il prossimo anno in mano a personalità di spicco che possano lavorare al fianco del futuro dirigente. Ai ragazzi dico solo una cosa: camminate sempre in salita, perché un pizzico di difficoltà aiuta“.

Una borsa di studio che deve rappresentare il volano per futuri traguardi da raggiungere. Non a caso, infatti, l’idea del professore Mazzone è quella di coinvolgere anche le università, del territorio e regionali, affinché questi ragazzi possano proseguire il loro cammino. Significative, in questo senso, le presenze della professoressa Ida D’Ambrosio della Giustino Fortunato e del professore Eugenio Zimeo dell’Unisannio.

Partecipiamo con piacere perché questo evento incarna la mission universitaria che condividiamo. L’idea è quella di porre al centro il concetto del merito, inculcando agli studenti, oltre all’importanza dello studio, valori come il sacrificio“, è stato il pensiero della D’Ambrosio. A farle eco Zimeo, docente della facoltà di ingegneria informatica: “Una iniziativa importante. Personalmente cerco di fare in modo che la cultura sia attrattiva, dobbiamo coinvolgere gli studenti. Le scuole rivestono un ruolo importante, questi ragazzi sono la testimonianza che il nostro territorio offre delle eccellenze. Sono contento per l’iniziativa del professore Mazzone, perché attraverso le borse di studio si incentivano gli studenti“.

Evento reso possibile, per l’appunto, dalla generosità e dalla voglia di investire sui giovani del professore Carlo Mazzone. “Ho pensato a una borsa di studio perché altre cose devono farle le istituzioni, rendendosi conto di quanto sia importante il mondo della cultura“, ha dichiarato il docente, introdotto da Marisa Del Monaco, “si parla della scuola solo quando ci sono problemi o scandali, solo per cose negative. Tutto il resto rimane sommerso. I laboratori deve crearli lo Stato, noi abbiamo il compito di istruire e motivare, dobbiamo ispirare questi ragazzi prima di formarli. Dobbiamo far capir loro che devono inseguire la bellezza straordinaria dello studio. Dico grazie a tutti i ragazzi che ho incontrato in questi venti anni e grazie a chi oggi è qui e mi ha ispirato“.

Questo l’elenco dei dieci ragazzi premiato con la borsa di studio Carlo Mazzone – Global Teacher Prize:

  • Mariateresa Alberico – ISISS P. Salvatore Lener di Marcianise;
  • Roberto Barbieri – Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi Montesarchio;
  • Paola Borriello – I.I.S. “A. M. de’ Liguori” di Sant’Agata de’Goti;
  • Carmela Ciampi – Liceo Scientifico “G. Rummo” Benevento;
  • Andrea Compagnone – Liceo Statale “G. Guacci” Benevento;
  • Kevin De Santis – IIS “Virgilio” Liceo Classico San Giorgio del Sannio;
  • Ferial Kechnit – Istituto di Istruzione Superiore “Vico De Vivo” di Agropoli;
  • Michele Pollastro – Istituto Superiore “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Afragola;
  • Giada Saviano – Liceo Scientifico Statale “Nino Cortese” di Maddaloni;
  • Carmine Tommaselli – IIS Galilei-Vetrone di Benevento.

Carlo Mazzone punta sui giovani: “Continuate a essere quello che siete, ovvero ragazzi straordinari”