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Carpi – Dopo la sconfitta casalinga contro l’Ascoli, il Benevento è tornato in campo questo pomeriggio per disputare il dodicesimo turno del campionato di serie B. I giallorossi hanno affrontato in trasferta il Carpi. Al termine del match del “Cabassi“, il tecnico Cristian Bucchi ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi, attesi adesso dal turno di recupero in casa dello Spezia. Questi gli argomenti affrontati dall’allenatore romano in conferenza stampa.

Carattere – Nel finale di partita si gioca più di nervi, siamo stati troppo remissivi e non va bene in un campionato come questo che si gioca sempre sul filo.

Scelte – Il modulo è stato dettato da più fattori. Il Capri attacca subito la profondità, i tre difensori potevano evitare le ripartenze. Volevo dare una soluzione nuova, l’avevamo fatto a partita in corso altre volte e mai dall’inizio. Una scelta anche in funzione dell’avversario e da tante situazioni, come la volontà di far giocare insieme i due attaccanti. L’abbiamo interpretato bene fino al 2 a 1, poi è subentrata la paura, il classico braccino.

Occasioni – Abbiamo avuto dodici, tredici palle gol. Abbiamo creato e sprecato l’impossibile. Non possiamo mai prendere due gol in cinque minuti da una squadra che ha fatto otto gol nelle prime undici giornate.

Limiti – Una squadra deve saper fare tante cose, lo spirito e il carattere si cercano di trasferire ma sono un qualcosa di insito in ogni calciatore. Credo che tutti sappiano che bisogna dare qualcosa di più. Quando riesci a darlo magari accetti anche una sconfitta. Non possiamo lasciare così tanti punti per strada, una squadra forte non lo concede. Abbiamo permesso al Carpi di ritornare in partita con troppa facilità.

Costa e Di Chiara – Costa ha avuto un problema fisico, a Di Chiara mancava il respiro, abbiamo aspettato la fine del primo tempo ma non c’è stato nulla da fare. Letizia ha avuto poi un problema alla caviglia. Sono tutte situazioni che non ci aiutano ma non devono diventare un alibi.