- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Cristian Bucchi ha esordito questa sera sulla panchina del Benevento nel match di Coppa Italia che ha contrapposto la Strega all’Imolese. Al termine della partita, l’allenatore romano ha parlato in conferenza stampa, toccando diversi argomenti.

PrestazioneSono molto contento del risultato, perchè queste gare possono sembrare scontate e invece non è così. Mi interessava vincere cercando di mostrare un buon gioco, mettendo in campo delle idee. Abbiamo fatto un primo tempo intenso, avevo chiesto di tenere un ritmo alto per andare oltre i nostri limiti attuali. Abbiamo sprecato tanto purtroppo, perché nella ripresa mi aspettavo sia un calo fisico che mentale. Non bisognerà perdere la lucidità in futuro, ma avremo modo di lavorarci. Basta un episodio in una partita per ribaltare gli animi della squadre in campo. Ho avuto comunque indicazioni positive nel primo tempo, abbiamo giocato con voglia e personalità, cercando spesso il gol. Posso essere soddisfatto, nonostante il gol preso che mi rammarica molto.

SingoliNon ho badato tanto al singolo. In ritiro abbiamo lavorato benissimo, forse ci sono mancate delle amichevole come quella finale. Viola ha saltato qualche giorno di ritiro e troverà la condizione giocando. Nocerino non disputava gare ufficiali da dicembre e ci vuole il giusto tempo. Per gli altri era una ripresa funzionale dopo la sosta estiva. La condizione va affinata e ricercata, mi interessava l’aspetto mentale perché siamo alla ricerca del giusto equilibrio. Calciatori come Insigne, Ricci e Improta fanno meno fatica a entrare in condizione. Sono molto contento, abbiamo vinto davanti al nostro pubblico e questo è un aspetto che dobbiamo fomentare e preservare.

CondizioneNon volevo una squadra che gestisse la partita, volevo una squadra che accelerasse per farmi capire quanto dura in questo momento. La gestione viene dopo, poi è normale che la condizione crescerà e ne avremo sempre di più nelle gambe. Dovremo crescere anche in lucidità, bisognerà capire i momenti della gara perché non è un delitto mettere palla lunga sull’attaccante in determinate circostanze.

UdineseDovrà essere uno stimolo, un avversario da affrontare avendo una nostra identità. Dovremo essere bravi nel fare un “non gioco”, giocando anche sulle caratteristiche dell’avversario. A Udine ci saranno dei momenti in cui soffriremo e altri in cui li faremo soffrire, dovremo essere bravi a capirli.

LetiziaHa avuto un fastidio a fine ritiro, contro l’Ercolanese ha voluto provare ma dopo un quarto d’ora ha sentito un fastidio. Credo che dovrebbe rientrare a pieno regime già nei primi giorni della prossima settimana.

Tello Ha assimilato abbastanza bene certi meccanismi, deve migliorare nella gestione: forza la giocata quando invece bisognerebbe gestire.

PortieriSono stato chiaro, Montipò lo stimo moltissimo ma ha trovato davanti un portiere titolare come Puggioni. Questa è la situazione di partenza, poi parlerà il campo.

DifesaQuelli bravi a impostare li ho ma prima di tutto un difensore deve fare il difensore, i miei devono essere solidi e affidabili. Il difensore deve giocare semplice, mettendo il centrocampista nelle migliori condizioni. Sono soddisfatto del pacchetto arretrato.

AsencioE’ un giocatore completo come Coda. A volte entrambi ci daranno l’opportunità di mettere palla lunga nel corso delle partite. Nulla vieta che potremo nche cambiare sistema di gioco e presentarci in determinati casi con due attaccanti. Le loro caratteristiche si sposano bene con quelle della squadra, non sono uno ossessionato da un solo modulo. I calciatori che ho, mi danno modo di variare assetto ma non cambieremo mai le idee.