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Si è conclusa la dodicesima edizione di Riverberi” con uno straordinario successo sia in termini di presenze che di entusiasmo. I comuni aderenti alla partnership, a cominciare dal capofila Castelpoto, per proseguire con Buonalbergo, San Nazzaro e Sant’Angelo a Cupolo hanno registrato grande interesse attorno agli eventi in programmazione oltre che numeri di tutto rispetto come pubblico e apprezzamento della proposta artistica. Si è creato ovunque indotto economico e turistico con afflusso di visitatori da ogni parte della Campania e pure da fuori regione. Da recuperare solo la data di San Martino Sannita rinviata a causa della pioggia: non è stato ancora fissato il recupero ufficiale del progetto multimediale “Gong” di Luca Aquino e la sua band, ma presto verrà presa una decisione. Di sicuro non se ne parlerà prima di settembre. Lo stesso direttore artistico è intervenuto per tracciare un bilancio definitivo del festival. 
“Questa è stata l’edizione più bella. Di solito, quando termina Riverberi – rivela Luca Aquino – non ho quasi mai voglia di riproporlo perché è sempre difficile e poi perché mi preferisco sicuramente in veste di musicista più che di direttore e organizzatore. Quest’anno però non è venuto meno il mio entusiasmo quindi non vedo l’ora che arrivi il 2023 per organizzare un nuovo Riverberi con uno spin off interamente dedicato alla musica elettronica. I miei ringraziamenti vanno agli appassionati di musica che, da anni, ci seguono numerosi, a tutti gli artisti che, con la loro musica, hanno riempito di gioia le platee e di bellezza i piccoli borghi coinvolti, agli organizzatori impeccabili, agli Enti del partenariato, alle varie associazioni che hanno collaborato con Riverberi e al mio papà, sempre al fianco del festival con la sua poetica macchinetta fotografica
Particolarmente soddisfatto anche il sindaco del Comune capofila, Vito Fusco. “Il nostro festival culturale – spiega il primo cittadino di Castelpoto – è stato un grande successo, c’è stata una grande ed apprezzata partecipazione, c’è stato un palinsesto di assoluta qualità, abbiamo trasmesso tante emozioni e tra musica, libri, cultura, dibattiti, abbiamo vissuto momenti veramente esaltanti. Un grande lavoro di squadra, un grazie a tutti quelli che hanno collaborato, alla direzione artistica, alla Pro Loco di Castelpoto, all’Anpas Protezione Civile, al gruppo camperisti “Imborghiamoci”, a tutti i colleghi sindaci del partenariato e alla Regione Campania che ha finanziato il progetto. La gente ha apprezzato la nostra proposta e il nostro borgo medievale, si è creato un clima importante che ci ha permesso pure di mettere in vetrina le nostre eccellenze locali, una tre giorni emozionante, di forte intensità, un momento di alto livello artistico che speriamo di ripetere il prossimo anno migliorando magari alcuni aspetti il prossimo anno. La testimonianza che i borghi posso avere una nuova vita come emerso anche dal dibattito dello scorso venerdì. Abbiamo trattato temi importanti sullo sviluppo del Mezzogiorno, sui divari tra Nord e Sud immaginando soluzioni. Una kermesse attiva, intensa, che ha saputo trasmettere un messaggio ben preciso di un Meridione che fa delle qualità il suo elemento principale che vuole esistere e resistere e si proietta nel futuro. Un festival che si propone di esaltare e valorizzare i luoghi che lo hanno ospitato e che si propone di fare sperimentazione e innovazione: sono stati questi a mio parere, gli elementi vincenti.