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Il Campanile di Santa Sofia è proprietà del Comune di Benevento. E l’intervento di riqualificazione avviato da Felice Presta può andare avanti.

A comunicarlo è lo stesso Presta, presidente dell’associazione Sannio Report, che questo pomeriggio ha incontrato gli organi di informazione per comunicare quanto emerso dalla corrispondenza tra palazzo Mosti e la Prefettura del capoluogo.

Affidate in un primo momento a Sannio Report – a titolo gratuito e per volontà dell’assessore alla Cultura Oberdan Picucci –    le operazioni di pulizia del Campanile, di fatto avviate lo scorso 28 giugno, il settore Beni Culturali del Comune faceva dietrofront il 3 luglio, comunicando lo stop imposto da palazzo del Governo: “La Prefettura – si legge nel documento del Comune reso pubblico da Presta – ha segnalato che l’autorizzazione alle pulizie può essere rilasciata esclusivamente da tale Ente per essere la proprietà di competenza del ministero dell’Interno”.

Pochi giorni e lo scenario cambia nuovamente. A comunicarlo è ancora palazzo Mosti che il 7 luglio rinnova l’autorizzazione per Sannio Report in quanto il Campanile è “nella piena proprietà del Comune di Benevento”. A sancirlo è un atto notarile per notaio Mele risalente al 4 maggio del 1919, con il quale sono state regolate le ragioni proprietarie dell’ex convento di Santa Sofia.

Felice Presta, dunque, può proseguire la sua missione: riqualificare uno dei monumenti simbolo di Benevento e renderlo fruibile al pubblico, considerato che una delle due scale interne sarà utilizzata in futuro per le visite guidate.

“Ho restituito il Campanile alla Città” – chiosa il presidente di Sannio Report.