- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Le parole di Fabio Cannavaro al termine della sfida di campionato che ha visto il Benevento ospitare il Palermo. L’allenatore partenopeo ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Eugenio Corini. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.

Prestazione – Ci manca l’ultimo passaggio, quello che alla fine fa la differenza. Sulle scelte decisive facciamo ancora fatica. Avevo preparato una partita diversa, ho fatto giocare chi mi aveva dato tanto nell’ultima gara con la Reggina. Volevo far recuperare Schiattarella e dare minutaggio a Viviani e Acampora. L’avevo preparata per un inizio diverso. Forse poteva anche esserci, riguardando l’azione su La Gumina (rigore) e quella su Viviani (fallo sul gol) mi restano tanti dubbi. Non vorrei che questo fosse figlio di quanto successo con la Reggina. Non è un alibi, lo sottolineo, se sei forte puoi giocare contro chiunque.

Scelte – A Farias avevo detto di stare tra le linee, andava fuori e non riusciva a incidere. Il cambio è stato dettato da questo. Sapevo che le scelte iniziali erano un rischio. Sapevo di poter rinforzare il centrocampo in corsa con Kubica e Tello, potendomi giocare Simy in attacco. Gli episodi hanno cambiato le carte in tavola, prendere un contropiede così fa male. Se un giocatore non incide, però, è giusto cambiarlo, è stato così per Farias ed è stato così con Forte.

Situazione – Non ho mai detto di non essere preoccupato. Questa squadra ha un problema, molti non hanno fatto la preparazione, ci sono gli infortuni e alcuni vanno gestiti diversamente. Devo dare minutaggio a giocatori che non giocano da tempo. Stiamo lavorando, quello che mi preoccupa è che oggi sbagliavamo l’ultima scelta. Sapevo che il Palermo avrebbe giocato in quel modo, per questo ho cercato di mettere gente tra le linee ed attaccare la profondità ma non lo abbiamo mai fatto. Dobbiamo essere più lucidi e più freschi di mente. Sul gol c’è un errore di concetto, la difesa invece di rinculare esce ad esempio. Mi dispiace perché si pensava a qualcosa di diverso, adesso però non abbiamo il tempo per ragionarci perché giovedì si gioca di nuovo. Dobbiamo ricompattarci perché dietro arrivano.

Blocco – Oggi ci è mancato il risultato. E’ vero che non abbiamo tirato tanto in porta ma era difficile trovare spazi. La prestazione c’è stata, i ragazzi hanno dato tutto. Sanno che devono provarci, poi i limiti spetta a noi correggerli. In casa facciamo molta più fatica, già da prima era così.

La Gumina e Leverbe – I campi in questo momento si fanno sentire, hanno accusato dei problemi e ho dovuto cambiarli.

Simy – Lui è un giocatore di area. Quando parlo di lucidità mi riferisco al fatto che invece di andare sull’esterno contro una difesa a cinque, abbiamo iniziato a fare cross centrali e quel calcio non ci appartiene.

Glik – Gli aerei ci sono, dobbiamo organizzarci per farlo tornare. Ci da forza, sicurezza ed esperienza. In questo momento abbiamo bisogno di tutti. 

Responsabilità – Sono io il primo responsabile, quando si vince e soprattutto quando si perde. Mi dispiace perché vedo come si allenano, è un peccato. Adesso la condizione è salita, ci manca il salto di qualità altrimenti la situazione potrebbe peggiorare.

Fischi – Fanno parte del gioco e dello spettacolo. Meglio alla fine che durante perché vuol dire che la gente ha capito.

Fantasmi – Al di là del risultato che fa lavorare bene, le prestazioni precedenti erano da squadra per novanta minuti. Oggi abbiamo alternato troppe pause, troppe situazione in cui si ragionava a livello individuale. Questo lo abbiamo pagato. E’ una sconfitta che mi fa male perché vedo come lavoravano e la strada da seguire è quella. La condizione penso sia buonissima e mi fa stare tranquillo rispetto al passato.

Il Palermo resta “stregato”: Benevento nel baratro e sommerso dai fischi