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Chiuso il calciomercato, per il Benevento è tempo di immergersi totalmente nel campionato. Archiviato un deludente mese di gennaio, un solo punto conquistato in tre gare, i giallorossi sono attesi dallo scontro salvezza contro il Venezia. Domani, al “Ciro Vigorito“, la formazione di Fabio Cannavaro andrà a caccia di un successo che manca dall’11 dicembre scorso. A presentare la sfida con i lagunari è stato lo stesso tecnico giallorosso, intervenuto in conferenza stampa.

Settimana – Questa è una finale non perché devo motivare i giocatori, è uno scontro diretto che ha un valore in più. C’è grande rammarico perché ci siamo complicati la vita da soli, pur avendo fatto buone partite siamo tornati a casa con zero punti. C’è, però, la consapevolezza di essere una buona squadra, abbiamo dei valori e dobbiamo svegliare il leone che è in noi. Dobbiamo capire che le finali non si giocano, si vincono e non dobbiamo essere per forza belli per farlo.

Mercato – Tutti si aspettavano qualcosa in più, prima di essere allenatore posso essere anche tifoso. E’ stato un mercato molto negativo, questo non mi fa rimanere male perché saperlo che non era facile. La società ci ha provato fino alla fine. Sono arrivati giocatori che ci servivano, volevamo prendere qualcuno in più in attacco ma il mercato non offriva nulla di buono. Non stiamo pensando agli svincolati.

Glik – Gli faccio gli auguri, oggi è il suo compleanno. Il ginocchio sarebbe da operare ma stiamo cercando di gestirlo, con determinati lavori si può evitare. Per la sfida di domani non sarà disponibile.

Letizia – Non è ancora pronto, è ancora in fase di recupero. Ogni tanto lo metto dentro per dargli motivazioni. Ha bisogno ancora di una settimana, dieci giorni.

Jureskin – Ha giocato di meno, però è integro. Può giocare tranquillamente dall’inizio.

Leverbe – Si è allenato bene questa settimana, è a disposizione. In difesa, a parte Glik, sono tutti a disposizione. Può fare il centrale, a Como non era in uno stato di forma eccezionale.

Costruzione – Questa squadra costruisce e si perde negli ultimi venti metri. Abbiamo cercato di lavorare, di trovare maggiori meccanismi per la fase offensiva. Abbiamo in mente delle varianti da utilizzare in base alle partite. Singolarmente sono tutti giocatori che hanno avuto molto mercato, sono voluti rimanere qua e chi è andato via ha fatto una scelta diversa. Ci credono e hanno la piena fiducia. Ci sono troppi alti e bassi, troppe amnesie, dobbiamo capire che da domani inizia un altro campionato. Le motivazioni le devono trovare loro, a me toccare fare le scelte.

Modulo – Questa squadra è stata costruita per giocare così ad inizio anno. Abbiamo provato a cambiare ma infortuni e squalifiche non lo hanno permesso. Cerchiamo di andare avanti su una linea, anche se è un sistema che non mi fa impazzire. Possiamo essere offensivi ugualmente, i numeri sono relativi, dipende come interpreti il calcio.

Venezia – Fino a domani non sapremo, ho cercato di ipotizzare qualcosa. Ci adegueremo nel caso. Arriva una squadra che ha cambiato tanto, in difficoltà come noi e dovremo avere maggiori motivazioni. Dobbiamo capire che c’è bisogno di fare punti.

Tifosi – Mi auguro che la gente venga allo stadio per divertirsi. Il tifoso allo stadio non viene per contestare, dipende dalla partita e dovremo essere bravo a portarli dalla nostra parte. A noi servono i tifosi che ci vogliono aiutare, per un bene comune.

Farias – A parte l’infortunio, poi c’è stata una scelta tecnica. Devo valutare in base alla settimana e loro sanno che devono allenarsi bene e dare il massimo. Da qui alla fine della stagione non penso di metterlo da parte, da giocatori come lui mi aspetto qualcosa in più. Mi riferisco anche a Ciano, La Gumina, Simy, Acampora o Tello.

Atteggiamento – Non siamo superficiali, dobbiamo capire di dover dare qualcosa in più per poter parlare di altro.

Simy – Rispetto alla prima volta che l’ho visto ora mi sembra un atleta, prima mi sembrava un pensionato. Gli infortuni hanno pesato tanto, oggi si muove, partecipa. Gli attaccanti vivono per il gol, lui come gli altri, vale lo stesso per La Gumina.

Spogliatoio – Andare a Frosinone e fare quello che abbiamo fatto non è da squadra che deve salvarsi. Dovevamo essere più cattivi, l’ultimo passaggio ci ha condizionato ma la prestazione è stata importante. L’aria fresca che hanno portato i nuovi può farci bene perché affrontiamo una squadra in difficoltà ma molto fisica. Dobbiamo blindare casa nostra, non deve entrare nessuno. In questo momento abbiamo un fortino con le porte aperte, iniziamo a chiuderle.

Nuovi – Tutti i giocatori hanno le motivazioni giuste, soffrono e si impegnano in allenamento. I nuovi devono darci soprattutto freschezza mentale.

Corsia sinistra – Masciangelo ci ha chiesto di andare via.

Improta – E’ il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, è un professionista pazzesco che, in questo modulo, può giocare ovunque. Forse solo in porta non posso metterlo. A destra gioca meglio.