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“Questa mattina siamo stati all’Andreani Tributi dove da diversi giorni si registrano file di cittadini che si recano presso l’ufficio territoriale a chiedere spiegazioni in merito a cartelle Tari maggiorate a causa di conteggi errati”.
Così Pasquale Basile, candidato al Consiglio Comunale con ‘Città Aperta’, lista a sostegno di Luigi Diego Perifano. Prosegue Basile:
“Pare infatti che per molte famiglie e cittadini siano stati “per sbaglio” conteggiati molti più componenti all’interno del nucleo familiare e siano arrivate cartelle molto più alte rispetto alla normalità. 
Mi chiedo a cosa sia servita l’esternalizzazione del servizio di riscossione se esso comporta molti disagi ai cittadini e soprattutto se la stessa società appaltante non ha rispettato le condizioni del piano progettuale iniziale grazie al quale si è aggiudicata l’appalto. Dovevano essere creati ad esempio tre uffici territoriali ed invece ne è stato creato soltanto uno. 
A questo si aggiungono i costi aggiuntivi da pagare alla società stessa per l’erogazione del servizio di riscossione che si aggiungono ad una Tari già elevatissima, la prima in Campania, la terza in Italia. 
I cittadini beneventani dal 2016 al 2021 sono costretti a pagare una Tari alla massima aliquota, una media di 472 euro pro-capite che si attesta tra le più alte nel paese. Ad una tariffa elevatissima fa da contraltare una Benevento virtuosa per la produzione di rifiuti, infatti è la città che ne produce di meno in tutta la Campania sebbene continui ad essere sporca e abbandonata. 
Grazie all’attuale Sindaco insomma, seppur produciamo rifiuti come un paese, paghiamo la tassa Tari come se fossimo più grandi di una metropoli. 
Benevento Ha la terza Tari più alta in Italia”.