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Chiuso il calciomercato, in casa Benevento è giunto il momento di tracciare un bilancio definitivo. Compito che spetta a Marcello Carli. Il direttore tecnico della Strega è infatti intervenuto in conferenza stampa per parlare della sessione estiva delle trattative da poco finita in archivio. Questi gli argomenti affrontati dal dirigente di Colle Val d’Elsa.

Premessa – Vorrei solo spiegare le scelte, la situazione, gli ultimi arrivi e concentrarci sugli obiettivi che stanno a cuore a chi tiene a questo club. Dire sempre la verità è un atto dovuto ai tifosi, alla città, a chi è interessato alla vita di questo club. Sono qui da due mesi, ma il mercato si è chiuso solo la settimana scorsa. Vorrei spiegare quello che è stato fatto e le strategie per il futuro.

Obiettivi – Quando finisce il mercato e sento i miei colleghi sono sempre soddisfatti di quello fatto. Per il mio carattere sono contento, so che abbiamo tenuto una linea salda, probabilmente senza centrare gli obiettivi al cento per cento. E’ stato un mercato tosto, ma siamo riusciti a portare a casa le nostre idee. Abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco il presidente, con il quale ci siamo confrontanti sempre. Forse con i tempi potevamo fare meglio, ma va bene così. Per me il mercato dovrebbe durare quindici giorni e basta. Soddisfatto? Io di mio non lo sono mai del tutto, ma è una questione mia mentale. Obiettivo? Ridare un’anima a questa squadra e portarla a lottare. Se poi pensiamo che si debba arrivare in serie B a ogni costo non si va da nessuna parte. Vogliamo creare una squadra che abbia orgoglio e un’identità. Facciamo lavorare i ragazzi con serenità e il tecnico con passione, perché siamo convinti che tireremo fuori quello che pensiamo. Io vorrei vincere tutte le gare, la sconfitta di Torre del Greco mi ha devastato, ma so bene da dove siamo partiti. Diventeremo una squadra forte, ne sono convinto, ma so cosa serve adesso alla mia squadra: il tempo. Tempo che non ci darà però nessuno.

Scelte – Difendo le mie scelte perché ho avuto l’autonomia di farle. So che il calcio è fatto di emozioni, ho visto calciatori fare campionati mediocri e poi giocare alla grande le ultime cinque partite. Capisco che in questo momento davanti alla difesa qualche problemino ce li abbiamo, ma io sono convinto di aver preso dalla B un ragazzo eccezionali, con qualità ottimali. Sono convinto che Alfieri abbia delle qualità, dobbiamo però capire cosa vogliamo fare con questi giovani, se farli crescere o meno. Abbiamo anche Kubica nel ruolo, un giocatore importante che ha avuto un problemi ed è rientrato in gruppo. Non posso prendere altri tre giocatori solo perché abbiamo un problema per tre giornate. Abbiamo delle criticità importanti, siamo un po’ in sofferenza ma la storia del Benevento la conoscete. C’erano situazioni da sanare. Avevamo ventidue giocatori che, dallo scorso anno, non facevano più parte della rosa e altri dodici che rientravano. Il discorso dei difensori è lo stesso, abbiamo Viscardi che è un giovane importante, Pastina che ha qualità e va ricostruito, Capellini che è un giocatore di prospettiva e Meccariello che sarebbe dovuto essere il nostro perno, il giocatore più esperto. Credo che abbiamo le risorse per fare bene e abbiamo molta fiducia nei nostri giovani.

Tello – E’ rimasto perché non abbiamo ricevuto offerte idonee al suo valore. Chi è andato via, lo ha fatto perché sono arrivate offerte che abbiamo ritenuto congrue.

Soddisfazioni e rammarico – Le soddisfazioni sono legate a quei calciatori che non volevano più rimanere. Delle operazioni in entrata sono contento di tutte, sono strafelice di averli al Benevento. Moncini e altri non avevano più voglia di rimanere e avevamo due strade: venire ricattati e svendere o seguire la nostra idea di calcio, più difficile e faticosa. Molti sono andati via in prestito e siamo orgogliosi di aver mantenuto la proprietà. 

Epurati – Siamo partiti da una situazione tecnicamente disastrosa, trovando un presidente che aveva voglia di ripartire. Avevamo delle idee in testa, ma dovevano combaciare con le idee di mercato per cercare di tutelare anche il club. Importa ha avuto un comportamento impeccabile dal primo giorno, mi sono preso la responsabilità di parlare con Riccardo e di dirgli che sarebbe potuto essere un valore aggiunto. Lui si è detto orgoglioso di rimanere, ha la voglia di riscattarsi a Benevento. Sugli altri avevamo dubbi e appena ci sono state le condizioni li abbiamo ceduti.

Terranova – Il discorso è abbastanza semplice, con l’infortunio di Meccariello c’era questa necessità e ringrazio la società per la disponibilità. Abbiamo sondato quattro, cinque profili e abbiamo scelto quello più idoneo alle nostre esigenze.

Karic e Tello – Sono due discorsi diversi. Tello il discorso era più ampio, aveva fatto bene in B e aveva voglia di andare. Karic era partito bene, poi è arrivata una mezza offerta e lui è stato tra le nuvole per una decina di giorni. Ha avuto un momento di sbandamento, ma noi non lo abbiamo mai considerato in uscita. Quando Andreoletti ha visto questo ha fatto le sue scelte perché non lo ha visto concentrato. Adesso si è allenato, deciderà il tecnico se utilizzarlo o meno. Tello se devo darlo via per prendere un giocatore che non mi interessa, accollandomi lo stipendio, non va bene perché io faccio il direttore del Benevento e non di Tello. Lui, come Karic, si metterà a disposizione del tecnico e dovranno convincere Andreoletti per giocare ma li ho visti pimpanti in questi giorni.

Difesa – Abbiamo giocatori duttili, sono abbastanza tranquillo. Prendo i giocatori che mi piacciono. Berra ci sembrava funzionale e lo abbiamo preso. Noi ci sentiamo coperti, poi si può andare in difficoltà e allora saremo bravi a trovare delle soluzioni. Con Paleari siamo stati chiarissimi, se ci fosse stato un club di investire pronto a investire lo avremmo ceduto. Lui è rimasto, è contento e si è allenato in modo eccezionale. Manfredini può fare il titolare come la riserva, mentre su Nunziante non avevamo mai pensato di partire con un 2007 titolare ma l’idea era quello di tenerlo in prima squadra e fargli fare la spola con la Primavera.

Capitano – Abbiamo le idee chiare, vi verrà comunicato, penso lo farà il mister domenica. Le avevamo anche prima del mercato, in realtà. 

Sorrentino – Se è con noi è perchè ha rinnovato, ha fatto tre anni di contratto.

Agostinelli – Fa parte delle persone che lavorano sotto Andrea Innocenti. Ci confrontiamo tutti i giorni, lavora per il nostro club.

Ferrante – Lo abbiamo preso per le sue caratteristiche. Quando è arrivata l’offerta del Brescia per Moncini, abbiamo preso Ferrante perché volevamo un giocatore capace di far giocare la squadra.

Organico – Avevamo la possibilità di mandare in C i giovani, mentre noi abbiamo fatto una scelta più difficile ma più seria. Siamo convinti che allenandoli noi, a gennaio o a fine anno avremo una considerazione diversa. Abbiamo voluto fare un sacrificio per capire se varrà la pena continuare a investirci o meno. Veltri è partito perché avevamo la percezione che potesse giocare con maggiore continuità. Dato che per gli altri non era lo stesso, abbiamo preferito tenerli.

Letizia – Sono convinto che per il ragazzo non era il momento di giocare con il Benevento. Abbiamo preferito mandarlo a giocare per vedere se riusciva a ritrovare gli stimoli. 

Ciciretti – Non centra nulla il discorso di Ciano. E’ stata una cosa nata tra me e il presidente, al quale ho detto che volevo parlare prima con il ragazzo. Sono andato a Roma e gli ho parlato, gli ho detto che deve decidere se continuare a giocare o smettere. Per me l’unico posto dove poteva ripartire è Benevento. In questo momento non è un rinforzo, ma se si comporterà bene sono convinto ci darà una mano. In questo momento deve fare solo una cosa: voler bene a se stesso e mettessi a lavoro. In questo momento non è un giocatore di calcio, ma nei suoi occhi ho visto la voglia ed è stato un rischio che si poteva correre.

Contratti – I rinnovi non sono una priorità in questo momento. Il nostro obiettivo è trovare un’anima a questa squadra. Siamo un cantiere aperto in questo momento, la cosa più complicata sarà passare questo mese di settembre. Abbiamo solo bisogno di tempo, siamo in ritardo su diverse cose ma lo sapevamo. Se dovessero comportarsi bene, i ragazzi non avranno problemi a rimanere a Benevento.