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Data per imminente soltanto 48 ore fa, l’alleanza Renzi-Mastella appare oggi più lontana. Dalla riunione dei parlamentari di Italia Viva tenutasi nella serata di ieri a Roma sarebbe infatti emersa la volontà dei renziani di correre da soli contro tutti. E non a caso è #controcorrente l’hashtag con cui l’inventore della rottamazione sta marcando i suoi ultimi post su facebook. Uno spoiler, in pratica, della sua prossima campagna elettorale. “Sarà una campagna di libertà, di dignità, di coerenza. Come sapete, la nostra vittoria è a portata di mano: ci basta il 3% per entrare in Parlamento e giocare lo stesso ruolo, decisivo, della scorsa legislatura. Col 3% abbiamo portato Draghi, ci riproveremo” – ha spiegato poi Renzi nella sua Enews. 

In discesa, dunque, le quote di un accordo tra Italia Viva e Noi di Centro, il partito fondato e guidato dal sindaco di Benevento Clemente Mastella. A confermarlo ci sarebbe anche un sms inviato proprio a margine della riunione romana da un’autorevolissima voce del giglio magico renziano a un suo interlocutore beneventano: “La questione Mastella è saltata”. Finita qui? Vedremo: la politica, si sa, è l’arte dell’impossibile.

E comunque lo stesso inquilino di palazzo Mosti è da giorni che si sta preparando all’eventualità di una corsa in solitaria: “Ce la giochiamo nei maggioritari” – il leitmotiv ribadito a ogni occasione pubblica. Il punto è che il castello del Terzo Polo si è rivelato essere di sabbia. A spazzarlo via una volta e per tutte è stata l’intesa tra Calenda e Letta. Un minuto dopo, Giovanni Toti (altro protagonista annunciato del rassemblement centrista) è tornato a ragionare con i suoi vecchi alleati. E oggi, e per la prima volta, il governatore ligure si siederà al tavolo convocato dal centrodestra per discutere della ripartizione dei collegi uninominali.

Una scenario difficilmente pronosticabile il 9 luglio quando a Roma proprio Toti avviava “Il Cantiere di Italia al Centro’, chiamando ai lavori gli stessi Mastella e Calenda. Non è trascorso neanche un mese, sembra passata un’epoca. Rimossi tutti i cartelli del cantiere: ora è si salvi chi può.