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Benevento-  Alla riscoperta di Ciro. Il cucciolo del fossile di dinosauro, ritrovato a Pietraroja circa 40 anni or sono, esemplare unico al mondo, in mostra da qualche anno all’ex Convento di San Felice, oggi sede della Soprintendenza ai Beni culturali, è stato al centro delle attenzioni del pubblico che ha risposto all’appello delle Giornate del Fai d’autunno. 

Ferdinando Ielardi, referente beneventano dell’associazione che promuove la tutela e la riscoperta dei beni culturali nazionali, ha fatto da anfitrione ai ragazzi dell’Istituto Alberti ad indirizzo turistico per una mattinata di impegno a favore di una delle emergenze archeologiche, artistiche, storiche, culturali del Sannio. La Giornata prosegue oggi e domani al Paleolab, cioè al museo sorto proprio accanto al Parco Geopaleontologico proprio di Pietraroja sui primi contrafforti, nel quale oltre al fossile di Ciro si trovano decine di altri fossili di grandi interesse dal punto di vista anche scientifico. Il programma del Fai di riscoperta del fossile, il cui vero nome scientifico è “Scipionyx Samniticus”, si è avvalso della collaborazione con il mondo della scuola e dell’Università – Dipartimento di Scienze e Tecnologie.

Stamattina i ragazzi dell’Alberti sono stati apprendisti “ciceroni” accompagnando i visitatori nella grande struttura del viale Atlantici, ma protagonista è stato anche l’Ateneo che ha aiutato nel percorso di visita tra rocce di decine di milioni di anni e di fossili altrettanto datati. Un percorso affascinante anche se di difficile comprensione ad una persona comune, il tema dell’evoluzione del nostro pianeta della durata di tanti milioni di anni: ma si sa, una cosa è la scala dei tempi geologici, un’altra è quella dell’esperienza comune di ogni individuo ancorata a qualche decina di anni.

Ielardi ha così commentato la giornata: “Ciro è il protagonista delle nostre giornate. E’ un bene che tutti quanti conoscono, ma che pochi vengono realmente a vedere. Noi vogliamo  proprio sottolineare il ruolo della Soprintendenza, chiamata a tutelare questo patrimonio culturale aprendo anche le porte a Pietraroja dove fu rinvenuto il fossile.
La Soprintendenza ha tanti progetti per Ciro, speriamo che si possa fare qualcosa di più per attirare un flusso turistico più costante e avviare nuovi studi e nuove ricerche”.
  Agli studenti dell‘Alberti che sono stati protagonisti di questo viaggio nel mondo della paleontologia e quindi del turismo che ruota o può ruotare intorno a Ciro, Ielardi ha dedicato queste parole: “loro sono una costante, hanno sempre voglia di riscoprire i nostri siti”.

In Soprintendenza questa mattina era presente la dirigente scolastica dell’Istituto Alberti Silvia Vinciguerra che ha spiegato: “Siamo qui con le nostre tre classi dell’indirizzo turistico. Gli studenti saranno dei ciceroni o guide turistiche e avere la possibilità in questa struttura straordinaria di poter vedere questo complesso offre e per i ragazzi è la valorizzazione del territorio e le bellezze paesaggistiche e ambientali. Noi come scuola diamo un contributo al miglioramento alla salvaguardia delle nostre bellezze. Dobbiamo salvaguardare e tutelare con azioni concrete il nostro patrimonio”. 

Ad accompagnare gli studenti erano le due referenti del progetto scolastico, Maria Grazia Meccariello, docente di Inglese, e MaddalenaSpinelli, docente di discipline turistico aziendali, che hanno commentato così la giornata dei ragazzi: “Gli studenti hanno accolto questo percorso di approfondimento che ha fatto apprezzare loro bellezze nascoste, aiutandoli nella riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico culturale. Questa giornata è servita a sperimentare sul campo le competenze acquisite a scuola. I ragazzi sono apparsi interessati anche perché, non conoscendo determinate strutture, hanno avuto l’opportunità di scoprire cose nuove: erano dunque incuriositi ed anche un po’ agitati per il nuovo ruolo di guida turistica”.