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Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del coordinatore della segreteria politica Lorenzo Cicatiello e del capogruppo Angelo Miceli, in merito al mancato finanziamento per la zona ZES nell’ambito degli interventi del PNRR:

“Dentro il complesso scenario che riguarda il PNRR, la sua attuazione, e le enormi possibilità offerte per i territori , si intersecano altre numerose e complementari strategie di sviluppo che anche il Sannio, e la Città capoluogo, dovrebbero avere l’intuizione di non disperdere, viste le cospicue risorse disponibili.

Tra queste, sicuramente, la strategia di sviluppo e riorganizzazione delle ZES merita un approfondimento specifico e scrupoloso, attesa la significativa accelerazione che l’iter sta avendo anche a seguito della nomina del Commissario di Governo della ZES in Campania, avv.Giosi Romano.

Lo scorso 4 gennaio, sulla Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto interministeriale dei ministri Giovannini e Carfagna, che ripartisce le risorse a disposizione delle ZES (Zone Economiche Speciali).

Si tratta di ben 630 milioni di euro per investimenti infrastrutturali per lo sviluppo dei collegamenti della rete nazionale dei trasporti con le aree ZES.

Proprio l’approfondimento della documentazione ufficiale  ci consegna , però, una sgradita sorpresa per le aree industriali di Ponte Valentino e di Cda Olivola.

Mentre le province di Avellino, Caserta e Salerno, fanno il pieno in termini di risorse intercettate, con i previsti interventi in Valle Ufita, Maddaloni e Fisciano; mentre Nola entra nei primi interventi appaltabili con un budget previsto in circa 30mln/€, purtroppo ancora una volta il nostro territorio non figura né tra i 6 interventi di ultimo miglio, previsti per connettere le aree portuali e industriali e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale né tra i 4 interventi che finanziano la logistica.

Ci saremmo aspettati una vibrata protesta rispetto a questo esito,ma così non è stato, e non si sono registrate reazioni rispetto a questa ennesima mortificazione delle nostre aspettative.Tuttavia la questione non merita di essere silenziata, occorrendo piuttosto una corale mobilitazione per evitare che la penalizzazione del territorio diventi irreversibile.

Allo scopo un primo utile passo è, secondo noi, la immediata convocazione della commissione consiliare attività produttive per costruire un solido percorso che consenta di raggiungere l’obbiettivo del potenziamento e della competitività delle nostre ZES”.