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Benevento – La stagione del San Leucio del Sannio si è conclusa domenica scorsa. La formazione di Claudio Tranfa è stata eliminata in semifinale play off dal Rione Libertà. A decidere l’incontro un calcio di rigore di Nicola Masone, arrivato in pieno recupero quando ormai tutto lasciava presagire a un epilogo ai tempi supplementari. Una beffa per Simone Colangelo e compagni, obbligati a vincere per accedere alla finale. L’attaccante del San Leucio, capocannoniere del girone B di Seconda Categoria, ha tracciato un bilancio della stagione da poco terminata.

C’è rammarico per l’eliminazione?

È forte la delusione per l’eliminazione, arrivata su rigore all’ultimo secondo. Il calcio purtroppo è anche questo. Abbiamo commesso una grossa leggerezza che ci è costata cara ma da cui sicuramente trarremo insegnamento. Smaltita la rabbia, però, rimane la soddisfazione per aver raggiunto un traguardo che sembrava impossibile e aver sfiorato l’impresa.

Soddisfatto nel complesso della tua stagione?

Personalmente sono molto soddisfatto della stagione appena conclusa. Credo di aver ripagato la fiducia della società. Non per il titolo di capocannoniere ma per molti altri aspetti è stata per me una stagione da incorniciare. Peccato per l’epilogo ma i risultati ottenuti sul campo passano in secondo piano quando alle spalle c’è un gruppo meraviglioso, unito e compatto. Ho conosciuto persone fantastiche, uomini veri e amici prima che calciatori.

L’amarezza e l’emozione più grande?

Il momento più brutto del campionato è stato sicuramente l’esonero di mister Forgione. Mino è un amico, è grazie a lui che sono andato al San Leucio e mi spiace non aver potuto fare il massimo per far si che le cose andassero diversamente. Sicuramente ci ritroveremo insieme, abbiamo un conto in sospeso.

L’emozione più grande è l’applauso del nostro pubblico domenica. Mai visto nulla di simile. I nostri tifosi sono stati magnifici. Loro hanno vinto il campionato. Hanno avuto la maturità di applaudire la squadra nonostante la sconfitta, hanno capito che abbiamo dato tutto. Avrebbero meritato l’impresa. Con questa passione sicuramente riusciranno a spingere la squadra verso i risultati sperati.

Hai iniziato a pensare al futuro?

Troppo presto per parlare di futuro. La delusione è ancora forte e credo sia giusto far passare un po’ di tempo. Sarebbe un peccato non riprovarci ma questo non dipende da me.