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Sarà il tocco di un artista beneventano a colorare la copertina di Topolino dedicata a Benevento. Mario Perrotta, classe ’87 del Rione Libertà, collabora da circa tre anni con Disney Italia svolgendo la mansione di colorista. Ha firmato già vari lavori sia per il settimanale che per le altre testate Panini Comics, abitualmente in vendita in edicola e fumetteria. Stavolta però si è trovato davanti a qualcosa di speciale, colorare un ritratto in salsa fumettistica della sua città. “Sento un legame forte con le mie origini, quando mi hanno commissionato il lavoro ne sono stato particolarmente orgoglioso”, dice ad Anteprima24

Disegnata da Stefano Zanchi, la copertina è ambientata nel 109 d.C. e vedrà in primo piano Topolino in sella a un cavallo bianco. Sullo sfondo si intravedrà il profilo dell’Arco di Traiano, uno dei simboli del Sannio. Il disegno è legato al terzo episodio di “Topolino e la via della Storia”, sceneggiata da Francesco Artibani, avventura che vede il Topo e i suoi amici in azione sulla via Appia (leggi qui dettagli e intervista all’autore). “Ho contattato subito i miei amici di Stregomics. In poco tempo hanno già ricevuto tanti pre-ordini per l’uscita del 28 giugno, spero che Topolino vada a ruba ovunque perché sarà un numero storico“, confida. 

Il mestiere di Mario è essenziale non solo per l’impatto visivo dell’opera ma anche per la comunicazione che il disegno intende dare. Con la sua tavola grafica si occupa di sfumature, gradazioni, ombre, luci e dettagli facendo sì che la prima stesura in bianco e nero possa prendere vita. “In media ogni copertina richiede dieci ore piene di lavorazione, è un processo oculato e i tempi possono anche allungarsi in presenza di varie peculiarità. Ce ne sono sempre diverse, cambiano in base all’ambiente e al personaggio”, dice.

Il classico strumento del mestiere è la tavoletta grafica: “Ero molto affezionato a quella che avevo, con cui ho chiuso praticamente tutti i lavori degli ultimi quindici anni, ma era ormai giunto il momento di cambiarla”. E in effetti il percorso dell’artista sannita è iniziato precocemente. “Disegno da quando ero piccolo, ma è al Liceo Artistico che ho capito che avrei potuto e dovuto seguire questa strada”.

TopolinoTra i banchi del ‘Virgilio’ di Benevento, insomma, la passione ha iniziato gradualmente a diventare qualcosa di più: “Le opere di Andrea Pazienza (Paz) e Leo Ortolani (Rat-Man) sono state dei riferimenti importanti. Dopo il Liceo ho frequentato la scuola di Comics a Roma, ma poi mi sono creato una strada da solo, per conto mio. Comprai la famosa tavoletta grafica e avviai varie collaborazioni”. Fino ad arrivare a una piena maturazione. “Dopo aver autoprodotto Battmann, ho avviato varie collaborazioni di satira. Entrai nel progetto “Scaricabile”, rivista che ospitava firme come Natangelo, Antonucci, Fabbri. Con Antonucci e Fabbri, tra varie intimidazioni, ho collaborato in lavori come “Quando c’era Lui” (parodia su Mussolini) e “Il Piccolo Fuhrer” (parodia del Piccolo Principe in chiave nazista). Ricevemmo anche una denuncia in merito.

TopolinoDalla satira alla Disney, il percorso di Mario Perrotta è stato ricco di sorprese: “A Benevento ho firmato copertine satiriche per B magazine, in un’epoca in cui le vignette davano molti stimoli. Curai anche una mostra a Palazzo Paolo V con il giornalista Emilio Fabozzi. Poi d’improvviso un’amica mi consigliò di rispondere a un provino per la Disney. Era su un fumetto tratto dal film Frankenweenie di Tim Burton. Ci provai un po’ per gioco, ma per mia grande gioia fui preso. Iniziai prima collaborando per Disney America sulle trasposizioni dei film in fumetto, come ad esempio i prodotti Pixar ‘Monsters & Co.’ e ‘Ralph Spaccatutto’. Poi, grazie ad Andrea Freccero, sono arrivato a collaborare con Disney Italia come colorista”.

Innumerevoli le copertine colorate finora: “Da quando Freccero è diventato Art Director la qualità è aumentata tantissimo perché tiene molto al fatto che sia le copertine che le storie siano molto dettagliate nei colori. Si lavora da casa perché ormai si fa tutto in digitale, ma ho trovato davvero un bell’ambiente, ricco di grandi professionisti. Prima leggevo le loro storie, ammiravo i loro lavori. Starci a contatto è qualcosa di unico. E poi c’è un maestro del colore come Andrea Cagol da cui non si smette mai di imparare. Il suo acquerello digitale è un marchio, lo apprezzo tantissimo”. 

Non resta dunque che attendere per portare a casa un numero eccezionale di uno dei fumetti più amati. “Mamma qualche giorno fa mi ha girato il vostro approfondimento con l’intervista a Francesco Artibani. E’ lì che ho capito che il mio lavoro successivo sarebbe stato incentrato su ‘Topolino e la via della storia’. Sarà davvero un bel momento per la città e per il Sannio”. Infine una curiosità. “In quell’occasione mi ha fatto un certo effetto leggere come Francesco Artibani, un grande autore, nel 1987 fosse qui a Benevento per il servizio di leva. Ecco, io nascevo proprio in quei mesi”. Le coincidenze, a volte, sanno essere davvero bizzarre.

(Nelle foto Mario Perrotta e alcune delle copertine colorate per le ‘Topolino’, ‘Zio Paperone’ e ‘Le Grandi Saghe’) 

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