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Le avventure di Topolino si trasferiscono nel Sannio. Il prossimo 28 giugno Benevento e Buonalbergo faranno da sfondo a una delle avventure del topo più famoso al mondo. Accadrà nel terzo episodio della serie dedicata all’Appia Antica, “Topolino e la via della Storia”, che sta tenendo compagnia ai lettori del settimanale dal 26 aprile. 

Le vicende sono ambientate in parte ai giorni nostri e in parte nel 109 d.C.. Il professor Zapotec, atteso da un simposio sulla storia della ‘Regina Viarum’ al Museo Archeologico di Topolinia, vuole stupire i colleghi relatori con “una sorpresa”: scoprire il nome di una cittadina che sorge sull’Appia, un luogo che il poeta Quinto Orazio Flacco non cita esplicitamente nella sua ‘Quinta Satira’, ma descrive come il posto in cui si fa “il pane migliore del mondo”.

Zapotec decide quindi di partire utilizzando la macchina del tempo in compagnia di Pippo e Topolino, ma la scelta di portare con sé una cartina geografica dettagliata dell’Impero Romano (dunque molto ambita sia dai furfanti che dai governatori dell’epoca)  lo condannerà a numerosi imprevisti. Nei primi due episodi  – “Una traversata pericolosa”  e “Messaggio dal passato” – i protagonisti hanno attraversato Terracina e Capua. La prossima tappa nel capoluogo sannita – snodo cruciale della via Appia e punto di partenza dell’Appia Traiana, variante voluta dall’Imperatore – sarà uno dei punti caratterizzanti di un’avventura ricca di colpi di scena. 

L’autore Francesco Artibani (foto) ha illustrato i dettagli del progetto ad Anteprima24. “L’episodio di Benevento sarà determinante  – spiega – L’ultima scena del precedente vede il professor Zapotec allontanarsi dall’anfiteatro di Capua in direzione Beneventum, ma ora per i nostri protagonisti non sarà così semplice trovarlo. Proprio da Benevento parte la variante della via Appia, la via Traiana. Sarà tempo di scelte difficili, infatti ci saranno delle complicazioni. Ma non diciamo altro”.

Sannio protagonista anche con il borgo storico di Buonalbergo: “Se a Lazio, Basilicata e Puglia abbiamo dedicato un episodio, alla Campania ne abbiamo riservati ben due proprio perché ritenevamo il tratto sannita molto importante sia ai fini della narrazione della storia che della divulgazione culturale”, prosegue l’autore romano, che si è occupato di soggetto e sceneggiatura (i disegni sono invece di Alessandro Perina). Il tutto va a sostenere la candidatura della “Regina Viarum” a patrimonio Unesco. “A ogni episodio pubblicato sul settimanale corrisponde una tappa divulgativa e istituzionale con incontri e convegni. Il 28 e 29 giugno saremo a Benevento e Buonalbergo insieme agli esponenti della commissione Unesco del Ministero della Cultura per dei confronti sul tema. A Benevento ne discuteremo con gli studenti universitari, a Buonalbergo toccherà ai bambini delle scuole del posto e dei paesi limitrofi”. 

Un’iniziativa che l’autore ha visto nascere quasi per gioco, ma che unisce le sue due grandi passioni: il fumetto e l’archeologia. “Nel tempo libero sono uno speleologo volontario per Roma Sotterranea, associazione che lavora da più di 20 anni con la Soprintendenza e la Protezione Civile – dice ancora Artibani rivelandone la genesi – Nell’area archeologica di Aquinum, nel Lazio, ho conosciuto il professore Giuseppe Ceraudo, docente dell’Università del Salento. Su Topolino uscì una storia ambientata proprio lì, e da dialoghi intercorsi successivamente con il professore l’attenzione si spostò sulla via Appia. Ne è nata una storia in supporto al dossier per la candidatura Unesco. Ne sono e ne siamo orgogliosi”.

Tra documenti, reperti e riferimenti storici sulla leggendaria arteria di 650 chilometri, l’ispirazione è venuta da sé: “Ho subito compreso che il materiale su cui potermi basare fosse vasto, la storia dell’Appia è meravigliosa – prosegue -. Fortunatamente gli approfondimenti curati dagli esperti sul settimanale risultano utilissimi a far immergere ancora di più il lettore nella tematica e a spiegare quanto nel fumetto non si riesce a dire. Quando poi l’autore lo fai per lavoro sai quanto sia rara l’ispirazione improvvisa, fulminea, perché il più delle volte sei sottoposto a richieste specifiche. Riguardo le idee, possono nascere ovunque. Da una passeggiata solitaria o in compagnia, da una corsa in autobus o in metro, dal dialogo con le persone. Piccole, grandi cose che ci arricchiscono e di cui non possiamo fare a meno”.

Il 28 giugno per Francesco Artibani (54 anni), uno degli autori e sceneggiatori più noti e apprezzati del panorama nazionale, non sarà un giorno qualunque anche per un motivo squisitamente personale: “A Benevento ho prestato il servizio di leva, era il 1987, sono trascorsi quasi 40 anni. Passerò davanti alla caserma della scuola allievi Carabinieri e proverò sicuramente delle emozioni, rivedendo quei luoghi della mia gioventù”. Una sorta di ritorno al passato, come i protagonisti della sua storia. Ma senza macchina del tempo.