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Pesco Sannita (Bn)- Trecentosessantacinque giorni a tutta birra. Con la bici o su un campo di calcio, al maschile e al femminile, il Pesco Sannita è un comune “in forma” e si riscopre sportivo. Merito dell’amministrazione comunale che prima ha accolto il giro d’Italia del 2018 e poi ha aperto le porte ad una società sportiva dilettantistica, l’Atletico Pesco Sannita, che ha mantenuto denominazione e colori sociali distintivi e che, al primo tentativo, ha vinto il campionato provinciale di terza categoria. 

Nella sala consiliare del comune di piazza largo Municipio, il sindaco Antonio Michele ed il delegato allo sport Massimo Di Iorio, hanno aperto le porte ai dirigenti dell’Asd Francesco Falcione (presidente), Giovanni Agriesti (vicepresidente), il mister Antonio Meccariello ed una folta delegazioni di tesserati che hanno onorato l’evento con la loro presenza. Parterre completato da un tocco rosa, con la presenza delle atlete autoctone Antonietta Sorrentino e Maria Elena Gentile de “Le Streghe Benevento”, neo promosse nel campionato di serie C femminile. 

Il delegato allo sport Massimo Di Iorio ha raccontato la trafila che ha riportato il calcio a Pesco Sannita: “All’inizio c’era un pò di scetticismo ma alla lunga ci abbiamo visto bene. Siamo orgogliosi di aver ridato ad una piazza storica come Pesco Sannita nuova linfa sportiva. Adesso è il momento di dare continuità al progetto, i risultati aiutano ad avvicinare la gente ma non devono essere prioritari, per noi è stato emozionante rivedere gli spalti gremiti ed un certo fermento intorno al fenomeno calcio”. 

Il presidente Falcione ed il vice Agriesti hanno raccontato emozioni e momenti clou di una stagione partita in sordina e chiusa col trionfo del 12 maggio: “Un giorno indimenticabile, si sono viste lacrime di gioia e questo la dice lunga su quanto abbiamo accumulato in un anno. Esperienza meravigliosa, un ringraziamento al comune di Pesco Sannita che ci ha aperto le porte del campo in un attimo, è qui che vogliamo continuare a fare calcio, magari con una partecipazione più massiccia di atleti locali”.

Mister Meccariello è stato uno dei fattori decisivi di questa stagione, con lui il passo è cambiato: “Onorato di aver vinto in una piazza importante come Pesco Sannita: ringrazio i miei atleti che mi hanno seguito dal primo giorno nonostante il mio innesto in corso d’opera. Ho lavorato con un gruppo sano, forte e compatto. E’ il primo requisito per vincere i campionati. A differenza di altre esperienze dove, dopo aver vinto il campionato le ingerenze politiche hanno rovinato tutto, qui credo che l’amministrazione continuerà a starci a fianco senza entrare in vicende tecniche”.

Timide ma con le idee chiare le due atlete pescolane Sorrentino e Gentile che hanno raccontato un altro grande successo calcistico: “E’ stata una bellissima esperienza, poi quando si vince è ancora più bello. La serie C sarà un campionato durissimo, molto fisico con tante trasferte lontane ma sarà un grande onore rappresentare i colori giallorossi”.

La voce del tifosissimo Pietro Girardi ha invece raccontato come il pubblico si è avvicinato alle vicende dei gialloblu: “All’inizio del campionato eravamo in pochi sugli spalti ma eravamo certi che avremmo ben figurato. Col passare delle gare e con l’innesto di Mariano Masone, vero fomentatore di folle, gli spalti si sono riempiti gara dopo gara. Siamo stati in tanti anche in trasferta e mi permetto di dire che questo successo è anche nostro”.

In chiusura il sindaco Antonio Michele ha salutato tutti i presenti, ricordando l’importanza dello sport per una piccola comunità: “Lo sport può fare tantissimo, è un fenomeno sociale importantissimo. E’ l’esportazione di un nome fuori dalle mura comunali, chi indossa quella maglia in quel momento rappresenta un’intera comunità. Noi abbiamo dato il nostro contributo a questo progetto e continueremo a garantirlo, riaccendendo la passione sportiva dei nostri concittadini. Per festeggiare in primis i nostri ragazzi e poi un trionfo sportivo, festeggeremo insieme a tutta la nostra comunità il giorno 15 giugno in piazza con una serata di festa”.

Foto di Lucrezia Agriesti