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E’ indubbiamente il giocatore del momento. Massimo Coda, con tre gol in due partite, si è conquistato l’attenzione mediatica degna dei “grandi” ma ammette che nulla è stato ancora compiuto. L’attaccante di Cava dei Tirreni ha confidato difficoltà iniziali e segreti di una rinascita in cui ha sempre sperato, anche quando la fiducia sembrava essere venuta meno: “Sapevamo di valere di più di quanto dicessero i risultati, lo abbiamo dimostrato anche attraverso diverse prestazioni che purtroppo non hanno portato punti. Sono stati i dieci gol subiti nelle sfide con Napoli e Roma a traumatizzarci, insieme ad alcune batoste arrivate solo nei minuti finali”, ha detto il numero undici alla Gazzetta dello Sport nell’intervista rilasciata a Gianluca Monti. 

Tra i temi trattati anche il rapporto con De Zerbi e le voci di una possibile cessione nella finestra invernale di mercato, affievolitesi dopo le ultime, brillanti prestazioni: “Ho ricevuto delle offerte importanti ma la mia priorità è sempre stata il Benevento. Desideravo restare perché il presidente Vigorito in estate ha puntato molto su di me volendomi fortemente. Ora con De Zerbi c’è grande feeling, mi piace come giochiamo. Inizialmente forse abbiamo faticato a capirci, lui pensava che non mi impegnassi sempre al massimo invece avevo solo bisogno di gestirmi. Tuttavia non mi ha mai estromesso dalle sue scelte e ora lo sto ripagando. Anche perché come punta centrale nel tridente mi trovo molto bene”. 

Dopo la sosta previsto l’incrocio con Donadoni, allenatore ai tempi del Parma: “Non smetterò mai di ringraziarlo per avermi trattenuto, nonostante la stagione fosse la peggiore della storia del Parma. Quell’esperienza mi ha fatto maturare e mi ha consentito di esplorare grandi palcoscenici mettendomi al fianco di Cassano, un giocatore eccezionale. Ora tutto è diverso, voglio raggiungere i 100 gol in carriera nel minor tempo possibile. Sono a quota 92, me ne mancano otto. Se li segnassi da qui alla fine del campionato forse il Benevento potrebbe salvarsi. Chissà…”