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Benevento – Ne ha per tutti Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania è stato sollecitato da più parti a dare risposte alle problematiche del Sannio. E come sempre accade, il suo intervento diventa un calderone di temi da affrontare e annunci ‘urbi et orbi’. Cosa che è accaduta anche nel corso dell’assemblea di Confindustria nell’intervento conclusivo.

SANNIO –Serve un grande sforzo per la sistemazione dei problemi e dobbiamo capire cosa è necessario e cosa è possibile. Di sicuro confermo la vicinanza a questo territorio che è stupendo e confermo l’impegno politico per una visione equilibrata. Nel corso degli anni la quantità di investimenti nell’area beneventana è stata importante. Ogni area deve essere collegata per favorire scambi di ogni natura ma non possono negare che sopra di noi stanno succedendo cose preoccupanti”.

COVID –E’ in atto l’indagine sulla gestione del covid in Lombardia. Come ho sempre fatto, evito di dire qualcosa per non alimentare i processi mediatici. Ma, per quanto riguarda la Campania, posso dire che abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Non abbiamo aspettato le indicazioni dagli altri, abbiamo chiuso tutto ed era giusto fare così. Ci siamo salvati nell’area metropolitana più densa d’Europa”.

SANITA’ –Come ha detto il presidente Vigorito, si può vincere anche in Campania. Quando dipende da noi possiamo essere i primi in Italia. Ma diventa difficile muoversi quando si parla di una carenza di medici e infermieri che oscilla tra le 10mila e 15mila persone. Rispetto alla Lombardia, abbiamo un numero di posti letto che è insufficiente. Noi stiamo combattendo, a volte da soli, in mezzo a situazioni del genere. Nel tempo siamo riusciti a intercettare fondi per la sanità, ma non basta. Dobbiamo costruire 170 case di comunità, uno sforzo immane, ma i fondi e il personale dove sono? Abbiamo chiesto al Ministerro ma ancora oggi il Governo non stanzia le risorse. Una soluzione poteva essere l’abolizione del numero chiuso a Medicina, un’assurdità tutta italiana, un paese di dementi. Con l’autonomia vogliono trattenere il flusso fiscale e lo vogliono le regioni più ricche condannandoci alla morte. Come possiamo aprire strutture se tra un paio di mesi faremo fatica a sostenere i turni nel pronto soccorso? Pare che questo non sia un problema nazionale. Noi continueremo a combattere. Abbiamo cercati di fare concorsi per immettere nuovo personale azzerando la burocrazia. Abbiamo aperto un sito per il fascicolo sanitario elettronico e il risultato è soddisfacente, lo stesso vogliamo fare per velocizzare le liste d’attesa e togliere tutti quei farabutti che non rispondono ai cittadini”.

OSPEDALE SANT’AGATA –Si tratta di una struttura importante che ospiterà l’ospedale di comunità e il Cto. Inoltre stiamo studiando il trasferimento dell’attività chirurgica e oncologica del Pascale al secondo piano della struttura sannita. Possiamo cogliere l’opportunità dei lavori nell’ospedale partenopeo per dare vita al reparto sannita”.

FONDI PER IL SUD –Abbiamo un Ministro che è meridionale ma è un traditore del Sud. I fondi Fsc toccano, per l’80%, al meridione e manca la riunione del Cipes per approvare il riparto. Ci accusano di non spenderli quando hanno in testa l’idea di prendere questa porzione e spalmarla su tutto il territorio per coprire i buchi che hanno creato. I ritardi li sta accumulando il Governo, sono dei miserabili”.

INFRASTRUTTURE – Dopo gli aspetti politici e sanitari, De Luca passa a snocciolare le cifre destinate alle infrastrutture sannite. “Abbiamo due lotti per la Telesina. Il primo da 460 milioni bloccato dai ricorsi, il secondo è programmato ma non finanziato. Per quanto riguarda i collegamenti con Napoli, c’era il progetto Caserta-Benevento con un primo lotto fino a Paolisi e il secondo da éPaolisi a Benevento, entrambi vincolati ai pareri. La tratta della Valle Caudina, la Regione investe 172 milioni e 45 sui mezzi, ma sono apparse delle nuove norme che hanno portato alla sospensione delle attività. I lavori di ammodernamento della stazione Appia termineranno alla fine del 2024. Inoltre confermo i 30 milioni per lo scalo merci di Ponte Valentino. Ora tutti chiamate Fitto che li tiene bloccati e mettete pressione. Infine ci sono due contratti di fiume, uno per il basso Calore beneventano e l’altro per Campolattaro. La procedura per quello di fiume avanza e la chiuderemo a breve, quello per l’invaso è pronto a partire. Le tre gallerie? Ogni volta che vengo a Benevento, Mastella mi lascia una cambiale. Lo ha fatto con i soldi della rete fognaria che ha avuto e ora con le gallerie. Non appena sbloccano i fondi, li avrà”.