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Benevento – Abbiamo appreso dalla Stampa che a seguito della richiesta di Confcommercio Benevento, la Camera di Commercio finalmente mette in programma una boccata di ossigeno per le imprese colpite dalla pandemia Covid-19 anche attraverso un contributo a fondo perduto per far fronte ai costi di sanificazione delle strutture e dell’adeguamento delle prescrizioni sanitarie degli operatori.

In attesa di leggere i relativi bandi, plaudiamo all’accoglimento della nostra proposta e, seppur non sia oggettivamente il tempo delle polemiche, la Camera di Commercio le incalza.

In prorogatio da ormai 4 anni, infatti, il presidente scaduto nemmeno innanzi al disastro economico-sociale attenua le sue offese prive di ogni fondamento verso persone e Organizzazioni senza alcun garbo istituzionale. Con le sue affermazioni rese ieri alla Stampa mette alla berlina l’onorabilità e l’immagine stessa della Camera di Commercio allorchè, addirittura confonde quanto legittimamente nonché chiaramente richiesto all’Ente camerale da Confcommercio Benevento in merito ala convocazione, ad horas, di un consiglio camerale per deliberare “attraverso una procedura amministrativa molto semplificata che faccia leva sulla completa informatizzazione dei dati detenuti dall’ente anche mediante il meccanismo dei codici ATECO per l’individuazione delle attività chiuse dal 10 marzo u.s. ed il controllo ex post da parte delle Autorità competenti, uno stanziamento sufficiente per un aiuto alle imprese, stimato in un range compreso tra 500/1.500 euro per ciascuna impresa, anche per contribuire ai costi legati alla prevista sanificazione dei locali nonché alle nuove norme sanitarie legate al personale; sarebbe una boccata di ossigeno che dimostrerebbe che la camera di commercio effettivamente esiste in modo tangibile e trasparente”.

Piuttosto che ergersi a esperto contabile, il presidente dovrebbe imparare a leggere e comprendere le altrui affermazioni, anziché moltiplicare l’auspicato contributo di € 1.500 x 35.000 imprese al solo scopo di mettere in cattiva luce gli interlocutori, al riguardo sarebbe sufficiente che il presidente si informasse attraverso il segretario generale cosa sono i codici Ateco, per comprendere la effettiva proposta di Confcommercio.

Resta un mistero e preoccupa non poco l’interpretazione del presidente, secondo il quale il contributo andrebbe elargito a tutte le 35.000 imprese iscritte; trattasi di conclamata confusione che spiega, in parte, tutte le anomale procedure giudiziarie intraprese dall’ente contro dipendenti e fornitori (vedi il flop delle Luci Natale 2019 ).

Nella consapevolezza che molti non godono del know-how posseduto da Confcommercio è doveroso ricordare che tutte le istanze prodotte da Ascom ConfCommercio Benevento sono il frutto dell’operatività, della conoscenza e della professionalità della Confederazione Nazionale.

Al riguardo dei 3,5 milioni di euro che l’Ente metterà a disposizione -ma è già tardi-, le Imprese guardano con attenzione a quanto sarà fatto nella loro CASA DELLE IMPRESE a proposito della decisione di elargire moneta contante e sperano che almeno stavolta non si finisca così come è finita la promessa degli aiuti per l’alluvione che non ha concesso un solo euro alle imprese sannite.

Per quanto attiene l’annunciato contributo a fondo perduto sugli interessi passivi abbiamo già manifestato i nostri seri dubbi sullo stesso; non vi sarebbe garanzia di equità e trasparenza nel provvedimento di concessione in quanto si discriminerebbe una impresa del medesimo comparto senza fidi bancari, per scelta o per necessità, ma comunque colpita dalla crisi, rispetto ad un’altra impresa che ha scelto una differente gestione finanziaria. Confcommercio si augura vivamente che almeno stavolta il consiglio camerale nella sua annunciata prossima seduta decida finalmente di procedere a sfiduciare chi si muove solo per mietere confusione ed attriti compromettendo l’onorabilità e la figura dell’Ente e dei suoi rappresentanti.