- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Palermo – Si è svegliato sotto la pioggia il Benevento a Palermo. Dopo la buona prestazione e il pari ottenuto al “Barbera”, il tempo ha come voluto sottolineare che per Bucchi continua a piovere sul bagnato. Il big match con il Palermo ha restituito al tecnico la certezza di aver riportato la nave giallorossa sulla giusta rotta, ma gli ha lasciato in dote altri due infortunati che vanno a intasare la già folta infermeria beneventana. Due ulteriori problemi per l’allenatore romano, ormai costretto a convivere con l’emergenza. Dovrà farlo anche adesso che il calendario si fa fitto per la Strega, chiamata martedì a tornare subito in campo contro il Cittadella in Coppa Italia (in palio c’è l’Inter a San Siro) e con un occhio proteso a domenica sera, quando al “Ciro Vigorito” andrà in scena un altro confronto tra favorite contro il Verona.

Sarà un altro bel banco di prova per il Benevento, ieri capace di sfiorare l’impresa sul campo dei rosanero, salvo poi ritrovarsi a “benedire” il pareggio. Ci ha provato la formazione giallorossa, è scesa in campo con coraggio e senza alcun timore della capolista, nonostante le tante assenze che hanno ridotto il ventaglio di scelte a disposizione di Bucchi. Ha deciso di andare avanti con il 3-5-2 l’allenatore, il modulo che in questo momento gli dà maggiori garanzie, ottenendo risposte importanti dai suoi ragazzi, soprattutto dal punto di vista mentale. La Strega è stata ordinata fin quando le gambe hanno retto e ha sfiorato il gol con Coda in più di una circostanza, questa volta, però, il bomber di Cava de’Tirreni non è stato freddo e glaciale. A complicare i piani sanniti ci hanno pensato stanchezza e sfortuna: due soli i cambi operati da Bucchi, entrambi forzati a causa degli infortuni di Viola e Letizia. E quando la spia della benzina si è inevitabilmente accesa, il Benevento ha tirato fuori grinta e coraggio, mettendo da parte spettri e paure che troppo spesso erano emersi davanti alle prime difficoltà. Certo, non è mancata (almeno in questo caso) quel pizzico di fortuna che nel calcio non guasta mai (a Palermo non dimenticheranno tanto facilmente l’errore di Traikovski), ma proprio dall’aspetto mentale bisognerà ripartire.

Il punto ottenuto contro il Palermo permette ai giallorossi di restare in scia agli uomini di Stellone e conferisce al gruppo una nuova convinzione, quella che i passaggi a vuoto accusati avevano minato. Avanti, dunque, con una ritrovata certezza nel proprio potenziale, sperando che l’infermeria si inizi finalmente a svuotare e in attesa, eventualmente, del mercato di gennaio per rinforzare numericamente una rosa ridotta ai minimi termini. Bene così allora, guardando il bicchiere mezzo pieno che racconta di una difesa imbattuta (non succedeva dal 22 ottobre contro il Livorno) e da un attacco che, al netto degli errori sotto porta, è riuscito a creare diverse occasioni da rete.