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Benevento – La gara di Coppa Italia con l’Imolese è stata una piacevole passerella. Una presentazione ufficiale, il modo migliore per alzare il sipario sul nuovo Benevento di Cristian Bucchi. L’occasione per voltare pagina, per togliersi dalla mente lustri e lustrini della serie A, senza scomodare facili paragoni con i predecessori. Bucchi sta portando avanti il suo di lavoro, ha dimostrato di avere voglia di mettersi in gioco con il Benevento, sposandone la causa nonostante il fardello della retrocessione e un’etichetta da favoriti che la discesa in cadetteria ha “applicato” addosso alla Strega. Il mercato, a detta di molti, è stato di quelli importanti e per le trattative ci sarà ancora tempo e spazio. Le etichette, però, possono anche pesare e allora novanta minuti, disputati nel bel mezzo della preparazione, non devono dare adito a facili e prematuri giudizi. Lo ha detto apertamente Bucchi, la Coppa Italia gli interessa per permettere ai suoi di mettere benzina nelle gambe e, soprattutto, per poterli vedere all’opera in partite ufficiali e più impegnative. Sarebbe servito qualche test più rilevante a Cascia, dove i giallorossi hanno disputato due gare in famiglia, affrontato altrettante Rappresentative e sfidato il solo Teramo. Poco importa, meglio fare di necessità virtù e sfruttare quello che offre il calendario, la Coppa per l’appunto con la possibilità di misurarsi sabato contro l‘Udinese, formazione di serie A sul cui campo la Strega lo scorso anno lasciò tre punti, trafitta da Barak e Lasagna. Sarà un test sicuramente più significativo, i giallorossi ci arriveranno con un’altra settimana di lavoro nelle gambe ma il vero obiettivo rimane il campionato. Il lavoro svolto è propedeutico in vista di un torneo lungo e logorante, durante il quale ci sarà ampio spazio per giudizi e considerazioni. Contro l’Imolese squadra e pubblico si sono presentati e adesso impareranno a conoscersi, in attesa che il mercato si chiuda e chiarisca gli ultimi dubbi (Viola?) che aleggiano intorno a questo nuovo Benevento. La strada, insomma, è stata tracciata, non rimane che percorrerla insieme cercando di evitare trappole e insidie.

Foto: Facebook Imolese Calcio