- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Il sindaco di Cusano Mutri, Giuseppe Maria Maturo, ha mostrato nuovamente perplessità sul sistema di tracciamento dei contagi messo in campo dall’Asl per far fronte alla seconda ondata. La fascia tricolore si era già detta contrariata sulla questione quattro giorni fa (leggi qui)

“Premetto che ho recentemente votato De Luca, quindi questo mio post non ha alcun significato politico ma è espressione di chi si preoccupa della salute di tutti. Si sta privando del diritto all’istruzione i nostri alunni. Si stanno privando i nostri giovani ed adolescenti del sacrosanto diritto a divertirsi. Si stanno limitando gli sportivi. Si stanno distruggendo diverse filiere economiche. Si sta costringendo il personale sanitario a turni estenuanti. E potrei continuare per tanto. Ma tutti questi sacrifici non servono e non serviranno a ridurre il contagio e ad evitare tanti morti”, ha dichiarato il primo cittadino nel suo intervento.

“Perché? Perché non funziona, anzi mi permetto di dire che è assolutamente inesistente, il servizio pubblico che dovrebbe aiutare a contenere la diffusione del contagio. Sto parlando del servizio prevenzione delle Asl. Tale servizio è di competenza regionale e quindi, il presidente De Luca, prima di cercare responsabilità in altri, puntando il lanciafiamme contro tutti, si preoccupi di verificare come le ASL stanno eseguendo l’attività di prevenzione.
Manca pochissimo ad una settimana che a Cusano abbiamo 3 casi accertati e l.’ASL ancora non ce li comunica.

Quindi, in una settimana, queste persone e i loro contatti sarebbero stati liberi di andare in giro ad infettare centinaia di persone se loro stesse non lo avessero comunicato. Attualmente abbiamo circa 30 persone in quarantena senza che vi sia stata alcuna segnalazione da parte dell’Asl. Ma il problema non è solo questo. Di inadempimenti ne ho già denunciati tanti e continuerò a farlo ma è ora che qualcuno si svegli e metta la prevenzione in condizioni di funzionare perché è in pericolo la vita di migliaia di persone.Tutta questa superficialità potrebbe essere stata giustificabile fino a maggio, ma oggi, a 9 mesi dall’inizio dell’emergenza, e con tanti mezzi a disposizione (vedi tamponi rapidi di cui si è dotato il nostro comune al costo di 10 euro ognuno) è assolutamente ingiustificata”.